Detenuto di 86 anni in carcere a Palermo, Corbelli (Diritti Civili) ne chiede la liberazione

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Franco Corbelli
  09 agosto 2023 15:13

Il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, interviene “sul dramma e sulla grande ingiustizia che si sta, in silenzio, consumando nel carcere di Palermo”, chiedendo, con un appello, pubblicato oggi su La Verità, “l'immediata liberazione, o in alternativa quantomeno i domiciliari, per un poveruomo di 86 anni, disabile, malato e su una sedia a rotelle in cella all’Ucciardone dal Natale dello scorso anno per scontare una pena di 6 anni.

L’anziano uomo, gravemente infermo, sino al momento della condanna era incensurato. La vicenda è stata resa nota nei giorni scorsi dall’Agenzia AGI che ha raccolto la testimonianza del Garante dei detenuti del comune di Palermo, Pino Apprendi, che è andato, in carcere, a incontrare il recluso. Corbelli, che com è noto, da 30 anni è impegnato a denunciare il dramma delle carceri e per questo suo impegno per una giustizia giusta e per le decine di persone recluse, gravemente malate (italiane e stranieri di diversi Paesi), fatte scarcerare, con le sue battaglie civili e manifestazioni di piazza(storie e casi che sono tutti documentati nel sito di Diritti Civili), venne intervistato nel lontano febbraio 1995 finanche dal più grande giornale del mondo,  The New York Times, chiede se sia “un atto di giustizia giusta tenere in una cella quel poveruomo in quelle condizioni drammatiche di salute: ha l’ulcera perforata, non può camminare, è su una sedia a rotelle, per muoversi viene aiutato dai compagni di cella".

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"Ho sempre avuto il massimo rispetto per la magistratura e continuerò ad averlo. Ma chiedo, afferma ringraziando il quotidiano di Belpietro e De’ Manzoni per il sostegno dato anche per questa battaglia civile: è una Giustizia Giusta quella che mette in carcere un anziano uomo 86enne, invalido e su una sedia a rotelle e lascia invece impuniti, in libertà e nemmeno indagati, i responsabili di crimini orrendi contro un popolo inerme? Per questo chiediamo di liberare subito questo poveretto e perseguire chi, con leggi liberticide e repressive, ha provocato dolore e morte in migliaia di famiglie", conclude Corbelli. 

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