Ignoti hanno devastato, a Reggio Calabria, la sede della Fondazione "Italo Falcomata" che governò la città dal 1993 al 2001. La notizia è stata data stasera dal figlio Giuseppe, sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria. "Questa mattina - ha riferito - sono stato avvisato del fatto che qualcuno si è introdotto all'interno della sede della Fondazione che porta il nome di mio padre, bruciando foto, lettere, album, documenti, e rotto vetri, imbrattato muri, divelto alcune porte, distrutto targhe e premi, portando via alcune medaglie e due computer pieni di documenti storici e di cataloghi della biblioteca. Ringrazio gli uomini della Questura di Reggio Calabria, la Polizia Scientifica, la Digos che hanno lavorato fino al tardo pomeriggio di oggi per ricostruire le dinamiche di questo assurdo gesto".
"A chi ha fatto tutto questo - ha concluso Falcomatà - vorrei dire che non ha offeso solo la memoria di un uomo, di mio padre, non ha colpito la mia famiglia o la Fondazione che porta il nome di Italo Falcomatà. Ma ha offeso un luogo che è simbolo di un'intera comunità, ha offeso i cittadini di Reggio Calabria e un pezzo della storia della nostra città e del patrimonio culturale, politico ed amministrativo che appartiene a tutti noi".
Solidarietà al sindaco metropolitano di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà per il raid in cui è stata devastata la sede della fondazione intitolata a suo padre, Italo, è giunta da più partiti politici. "Esprimo la mia più sincera solidarietà a Falcomatà e alla sua famiglia - ha affermato la deputata M5S Federica Dieni - e manifesto la mia più profonda indignazione per il raid vandalico che ha devastato la sede della Fondazione Falcomatà. Sono atti vili e insensati, che mortificano non solo una famiglia, ma un'intera comunità e colpiscono uno dei simboli della Reggio migliore, quella che continuamente cerca il suo definitivo riscatto e si impegna per costruire un futuro di benessere per tutti. Davanti a queste barbarie, non esistono steccati politici o lotte di partito. Reggio e i reggini devono stringersi intorno a Falcomatà e ribadire il proprio no alla violenza e alla sopraffazione".
Il deputato reggino di Forza Italia Francesco Cannizzaro ha affermato che "la profonda differenza di visione politica rispetto a Giuseppe Falcomatà non mi impedisce di esprimergli pubblicamente la più sincera vicinanza rispetto al deprecabile episodio che la fondazione intitolata alla memoria di suo padre ha subito nelle scorse ore. Ho appreso poco fa quanto accaduto e vorrei trasmettere al Sindaco una testimonianza di vicinanza dopo un gesto così vile su cui sono certo che verrà fatta al più presto chiarezza. Mi auguro che gli autori del furto vengano assicurati alla giustizia e che i beni della fondazione possano immediatamente tornare ai legittimi proprietari".
"Condanniamo con sdegno l'azione di danneggiamento che, con estrema viltà, è stata portata a compimento contro la fondazione Falcomatà". ha affermato il segretario generale della Uil Calabria Santo Biondo. "Chi ha scelto di prendere di mira i locali che ospitano la fondazione, comportandosi come vigliacchi criminali che si muovono di nascosto per la paura di essere scoperti - ha aggiunto - non ha preso di mira solo la fondazione Falcomatà, chi la rappresenta e ciò che rappresenta per Reggio e per la sua cittadinanza ma ha sfregiato un'intera città, la sensibilità dei suoi cittadini. A questi vigliacchi, vorremmo ricordare che la memoria non potrà mai essere cancellata, soprattutto non può essere cancellata con la violenza".
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