Devianze e dipendenze giovanili: se ne parla all’ Istituto “De nobili” con la giudice Teresa Chiodo

Giornata interessante e intensa quella vissuta ieri nella cornice del MUSMI alla quale hanno preso parte gli alunni di alcune classi seconde del nostro Istituto. Disagio giovanile, comportamenti devianti e nuove dipendenze: questi i delicati temi affrontati nel penultimo incontro, moderato magistralmente dalla prof.ssa Patrizia Costantino, nell’ambito della rassegna culturale Agorà incentrata quest’anno sul tema della legalità, e che ha visto una giovane platea confrontarsi con illustri ospiti quali la dott.ssa Teresa Chiodo, presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro, la psicologa dott.ssa Maria Rita Notaro coordinatrice del progetto Gap (Gioco d’azzardo patologico) ed esperta nel Disturbo del gioco d’azzardo (Dga) e l’avvocatessa Rossana Greco, specializzata nel campo del diritto minorile e della famiglia.

La presidente del Tribunale per i minorenni di Catanzaro ha posto l'accento, e in maniera efficace, sull’universo adolescenziale, sul disagio, i comportamenti devianti e le nuove dipendenze che non sono solo correlate all’uso e all’abuso di sostanze ma sono di tipo comportamentale, sono dipendenze da tecnologia, da smartphone, computer e social network.

Ha altresì sottolineato l’importanza delle agenzie educative, la scuola e la famiglia, che giocano un ruolo fondamentale nella costruzione della personalità di un giovane, che spesso si isola, perché non si sente compreso nella sua fragilità, non si sente abbastanza “ascoltato” e, vive nell’indifferenza non solo, dei suoi coetanei, ma soprattutto degli adulti. 

Ha sollecitato, quindi, i giovani ad usare con oculatezza ed intelligenza internet perché dalle foto ai post pubblicati sui vari social network, ai commenti su blog e siti internet e di tutte le azioni che compiamo su internet, rimane una traccia per sempre.

La dottoressa Notaro, dirigente psicologa del SerD di Soverato, ha spiegato quali sono i sintomi della dipendenza del Gioco d’azzardo patologico soffermandosi sulle conseguenze più dirette che esso ha non solo sulla salute psicofisica del soggetto giocatore, ma anche sulla sua vita familiare, sociale e lavorativa, mettendo in rilievo minuziosamente i dati del fenomeno in Calabria e soprattutto nella città di Catanzaro, sottolineando come negli ultimi anni, la dipendenza sia notevolmente in crescita e spiegando come solo con percorsi mirati di psicoterapia ad orientamento cognitivo comportamentale, il 75% dei pazienti, affetti di gioco d’azzardo, guarisce.

Infine l’avvocatessa Rossana Greco specializzata nel campo del diritto minorile e della famiglia, si è soffermata su bullismo e cyberbullismo, altri fenomeni di non secondaria importanza, di larga e sempre più preoccupante diffusione, soprattutto per lo smodato e distorto uso dei social da parte dei giovani, in quanto è proprio sui social che le informazioni “viaggiano” molto velocemente e diventa molto semplice e facile deridere una persona, postando o commentando una sua foto, e diffonderne l’offesa. L’uso inappropriato delle tecnologie dunque, e la mancanza di un’adeguata educazione digitale, comporta importanti ripercussioni e conseguenze dolorose sulle vittime ma anche tanti rischi che potrebbero trasformarsi in reati di diffamazione, qualora espressi con l’obiettivo di offendere la reputazione della vittima e, soprattutto, minorenne.

Tanti gli spunti di riflessione, tanti gli interventi dei ragazzi attenti, curiosi e interessati, che non hanno esitato a porre le loro domande ad esperti di settore che ogni giorno affrontano sia istituzionalmente che professionalmente il disagio giovanile e le dipendenze nelle diverse declinazioni, definite da molti studiosi ,“espressione emblematiche della postmodernità”.

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