"Ma non dimentichiamo che questo “risultato” è frutto di sacrifici enormi. Certo siamo stati bravi a rispettare le regole e, magari, anche fortunati"
02 giugno 2020 20:17"Siamo a “Zero contagi” e ne sono felicissimo. Ma non dimentichiamo che questo “risultato” è frutto di sacrifici enormi. Certo siamo stati bravi a rispettare le regole e, magari, anche fortunati". Lo dice Francesco Di Lieto, vice presidente nazionale del Codacons.
"Visto che i “numeri” registrati in Calabria sono stati minimi rispetto ad altre zone del paese. Ma nonostante tutto, anche qui abbiamo avuto centinaia di malati ed abbiamo contato i morti a decine. Morti ai quali non è stato possibile neppure garantire una degna sepoltura. Per questo ridicolizzare chi chiede il rispetto delle regole, è stupido.
Tanto più stupido se pensiamo che, ancora oggi, continuano ad esserci, nel resto d'Italia ed in molte zone del mondo, ancora tanti che si ammalano e che muoiono. Pensando a chi muore dovremmo concordare che andare in giro senza protezioni non è “figo”, è da idioti.
E’ da idioti perchè non si rispetta la propria salute e, soprattutto, quella degli altri. Serve responsabilità e buon senso, altrimenti si rischia di tornare indietro e chiudere ancora. E, soprattutto in Calabria, non possiamo permettercelo", continua Di Lieto.
"Calpestando le regole si finisce per calpestare non solo i morti, ma anche chi non ha avuto più la forza di risollevare la propria serranda e si è dovuto arrendere. Ma allora perchè tanta insofferenza verso chi chiede di vigilare sulle distanze, sulle protezioni.
Come si possono dimenticare così in fretta tre lunghi mesi trascorsi da reclusi, come si possono calpestare i morti?- chiede Di Lieto- Ma davvero non vedete la sconsideratezza di alcuni comportamenti? Possibile che abbia dato così tanto fastidio che si sia osato chiedere al Sindaco, massima autorità sanitaria cittadina, ed ai vigili di far rispettare le regole? Prima di ironizzare sarebbe il caso di pensare a chi ha combattuto e combatte ancora questo dannato virus, come malato o come operatore sanitario; a pensare alle famiglie che hanno perso tutto. Una seconda ondata potrebbe essere ancor più catastrofica, per questo dobbiamo sentire forte il dovere di provare ad evitarla. Tutti, nessuno escluso", ha concluso il vice presidente del Codacons.
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