"Sono le 8.15 e siamo ai piedi del Castello di Rocca Imperiale. Uno dei punti più in alto. Ci siamo tutti, si parte.
Piccolo inconveniente, siamo sprovvisti di colazione al sacco, l’allegra serata di ieri ci ha distratto e non abbiamo prenotato i panini. È troppo presto per rimediare, i negozi sono ancora chiusi e noi dobbiamo fare tanti chilometri. Ci penseremo strada facendo.
Qualcuno però si è approvvigionato di viveri di conforto, l’acqua non manca e sul percorso troveremo almeno due fontane. Siamo un po più tranquilli.
Come vi avevamo già anticipato, nella fase organizzativa, il pernottamento a Nocara era quello che ci preoccupava di più. Avevamo però contattato per un caso fortuito la Sindaca del Paese: Maria Antonietta Pandolfi.
Dal colloquio telefonico con la Sindaca, emergevano una serie di soluzioni ed opportunità tali da fugare le nostre preoccupazioni.
La Sindaca, risolveva con semplicità ogni nostro problema, ogni nostra esigenza, dimostrando un amore per il suo territorio difficilmente riscontrabile in altri contesti e non voleva perdere l’occasione di agevolare il nostro transito, di farci conoscere e ricordare la loro ospitalità.
La Sindaca ci ha dato una disponibilità che non abbiamo riscontrato in nessun altro luogo. Dobbiamo rammentarvi che il nostro gruppo di camminatori è numeroso e non è affatto facile trovare una sistemazione. Ma di colpo, arriva la soluzione.
Abbiamo il tempo dalla nostra parte, ci ha detto la Sindaca. Prepareremo il soggiorno, anche se di una sola notte al convento di Santa Maria degli Antropici. È il convento la vera e certificata destinazione della tappa del Cammino.
Chi si sarebbe aspettato tanto? Ma c’è di più, la Sindaca ci ha elencato e fatto conoscere gli operatori economici del suo paesino e così abbiamo potuto completare tutte le fasi del Cammino, in piena autonomia. Di questo vi racconteremo tra poco, ora torniamo al percorso.
Il sole è cocente, stiamo attraversando una zona di campagne con poche masserie, il silenzio è rotto solo da qualche trattore impegnato nelle operazioni di fienagione, abbiamo già percorso circa sette km e vediamo CANNA sulla collina di fronte, tappa intermedia tra Rocca Imperiale e Nocara. Sembra vicina, ma sappiamo che non è così. L’applicazione che ci guida ci dice che sono necessarie ancora due ore di marcia prima di arrivare.
Un bellissimo cucciolo di pastore maremmano ci ha accompagnato festosamente per almeno un chilometro e fatichiamo a rimandarlo a casa. Le coccole che gli abbiano elargito, gli sono state gradite.
Il cammino ci riporterà a breve sulla strada asfaltata, così decidiamo di fare una piccola sosta al fresco. È qui che si manifesta lo spirito di gruppo, qualcuno tira fuori dei panini avanzati dal giorno precedente, qualcun altro elargisce frutta secca ed altri ancora merendine e succhi di frutta recuperati a colazione. Tutto condiviso, che bello.
Intanto un po appartato qualcuno armeggia con il telefonino. Ho trovato un forno aperto a Canna, dice ad alta voce, se arriviamo per le 13.00, ci preparano dei panini. Tutti uguali semplici e vegetariani. Il classico pomodoro e mozzarella.
Zaini in spalla, si deve arrivare per le 13 a Canna, i panini sono stati confermati. Si cambia passo, è finita la discesa, davanti a noi il nastro asfaltato che per fortuna presenta tratti ombreggiati. Si viaggia spediti e alle 13 circa siamo alle porte di Canna. Un furgone ci viene incontro, si ferma, è il fornaio che dovendo chiudere per la pausa pranzo ci è venuto incontro fuori dal paese. Ci consegna il pranzo, paghiamo e va via.
Entriamo in paese e troviamo la piazzetta principale, ombreggiata e con una provvidenziale fontanella a zampillo.
Ci liberiamo dai fardelli e ci appropriamo dei panini. Finalmente possiamo riprendere le energie per arrivare a Nocara.
Poco distante dalla piazzetta, qualcuno trova il “bar degli artisti” e decide di prendere un caffè commentando il comportamento del fornaio che da un lato era stato provvidenziale e dall’altro ci aveva “mollato” le vettovaglie in mezzo alla strada, poco male.
Dettagli ascoltati da orecchie indiscrete. Passano pochi minuti e veniamo raggiunti da un’auto dalla quale scendono due persone armate di timbro e penna.
L’ascoltatore occulto, aveva chiamato il Sindaco del Comune di Canna, Paolo Stigliano che, saputo del nostro arrivo si è precipitato per timbrare il nostro passaggio. Eravamo veramente seguiti.
Ci siamo spostati tutti al Bar degli Artisti su invito del Sindaco e lì abbiamo potuto riscontrare che il comportamento del fornaio non faceva testo, la comunità era festosa ed accogliente, abbiamo degustato un ottimo gelato e abbiamo avuto modo di utilizzare i servizi. Una bella chiacchierata con il primo cittadino e subito in marcia.
Prossima tappa Nocara. Tre ore di marcia, la stanchezza si faceva sentire e l’ultima salita ci ha quasi demoralizzato. Stringiamo i denti e finalmente arriviamo nella piazzetta di Nocara. Ce l’avevamo fatta. Un panorama mozzafiato nonostante la foschia. Avevamo davanti il golfo di Taranto.
La cosa che ci ha sorpreso di più è stata l’accoglienza. La Sindaca Maria Antonietta Pandolfi, ci stava aspettando per salutarci e consegnarci le chiavi del convento che avremmo raggiunto percorrendo un ulteriore tratto per nostra fortuna in discesa.
Il gestore del Market, Vincenzo, regolarmente allertato, aveva riempito i frigoriferi di bibite e preparava panini per i più affamati. Tutto buonissimo, tanto da indurci a prenotare li la colazione al sacco del giorno dopo.
Una curiosità: Vincenzo assolveva alle ordinazioni semplicemente annotandole su un foglio ed ognuno di noi pagava la propria consumazione tenendo a mente ciò che aveva preso. Una fiducia così non la si trova più da nessuna parte.
Ci incamminiamo per il convento, 2,5 km di discesa e all’arrivo si staglia una struttura in pietra bellissima, con tanto di chiesa e campanile. All’interno stanze enormi da due a quattro posti letto, biancheria fresca di lavanderia, ampi spazi comuni. La Sindaca aveva fatto un miracolo a tempo di record.
Appena riposati però ci si presenta un nuovo problemino. Dovevamo cenare all’agriturismo “la Nivera” dove avevamo prenotato autonomamente, senza sapere dove fosse.
Li ci aspettava Nicola Pisilli ed il suo Staff, ma scopriamo che per raggiungere il posto avremmo dovuto percorrere 5 km andata e ritorno. Impresa impossibile per viaggiatori già provati dalla stanchezza.
Qualcuno però pensava a noi. Il nostro passaggio da Nocara doveva essere la prova che tutti possono fare il Cammino sentendosi al centro di una comunità ospitale ed attenta. Così vediamo arrivare due, tre auto. Il Sindaco aveva improvvisato un servizio navetta sia per l’andata che per il ritorno dalla “Nivera”. Ma non basta, udite udite, dopo una splendida cena, Maria Antonietta Pandolfi si è intrattenuta con noi qualche minuto, tra i nostri accompagnatori c’era anche l’unico Assessore comunale, Vincenzo Ferra, giovanissimo ma bravissimo musicista che ci ha deliziato con il suo organetto. Ancora, la mattina seguente puntualmente alle 8,00 Vincenzo del market ci ha portato i panini incartati e con i nomi sopra, rispettando ogni singola ordinazione. Gli improvvisati autisti, tra quali ricordiamo il cordialissimo Mileto, ci hanno riaccompagnato in cima alla strada da dove avremmo ripreso il cammino e la Sindaca ci ha salutato velocemente, perché di li a poco avrebbe raggiunto una signora anziana a cui avrebbe dovuta praticare una iniezione.(applauso). Inoltre a colazione, tra le altre cose, abbiamo trovato una crostata di frutta fragrante e profumata, fatta in casa da mani sconosciute ma che ringraziamo di cuore. Ringraziamo Maria Antonietta Pandolfi, Sindaca di Nocara che non può essere ricordata solo come attento amministratore pubblico, ma come persona sensibile che opera con mille difficoltà su un territorio che merita di essere visitato, conosciuto e valorizzato. La sua opera, fa impallidire chiunque pratichi del volontariato.
Prima di avviarci abbiamo visitato la Chiesa del Convento in religioso silenzio, grati per la tanta attenzione ricevuta. Noi partiamo per raggiungere Oriolo, ma ci portiamo nel cuore un ricordo bellissimo e consigliamo a tutti i camminatori di raggiungere NOCARA e la sua bella gente. Alla prossima tappa".
Gli amici in cammino
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