La Corte di Appello di Catanzaro, Sezione Prima Penale, ha emesso sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione del reato, per il quale l’on. Giuseppe D’Ippolito (difeso dall’Avv. Silvia Gulisano (del Foro di Lamezia Terme), il 23.07.2018, era stato condannato dal Tribunale Ordinario di Lamezia Terme per diffamazione in danno del sen. Pietro Aiello (difeso dall’Avv. Nunzio Raimondi del Foro di Catanzaro) a quattro mesi di reclusione. Alla sentenza di condanna penale era conseguita anche la condanna al risarcimento del danno da quantificarsi in separato giudizio e la condanna alle spese legali.
Avverso tale sentenza era insorta la difesa dell’on. D’Ippolito proponendo appello.
La Corte, come detto, ha emesso, nella giornata di ieri, la sentenza di non doversi procedere per intervenuta prescrizione, confermando le statuizioni civili della sentenza appellata e condannando l’appellante alle ulteriori spese processuali per il secondo grado di giudizio.
All’esito della sentenza di appello l’Avvocato Raimondi ha dichiarato: "Quando lo Stato non arriva in tempo ad affermare la pretesa penale di punizione del colpevole, alla parte civile non rimane che il ristoro da risarcimento del danno. Il senatore Aiello ha quindi già conferito mandato per procedere alla quantificazione del danno da reato, accertato dal Tribunale di Lamezia Terme prima ed adesso dalla Corte di Appello.”
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