Dilettantismo, il presidente del Csen invita Asd e Ssd ad adeguare statuti a nuove normative 

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Il termine scade il 30 giugno prossimo

  20 maggio 2024 15:32

Sono tante le novità legislative, da ultimo la Riforma dello sport, che in questi anni hanno imposto diversi adempimenti alle associazioni e società sportive dilettantistiche, sotto i più svariati aspetti, sia in materia fiscale che in materia di lavoro sportivo. E non solo.

Dinnanzi a tutti questi cambiamenti che stanno coinvolgendo il mondo del dilettantismo, gli enti sportivi hanno più che mai bisogno di sostegno e di assistenza nel “decifrare” le novelle legislative cui devono dare applicazione.

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Da sempre il presidente del Comitato Provinciale C.S.E.N. di Catanzaro Aps, Francesco De Nardo, si pone al fianco delle società e associazioni sportive dilettantistiche e di tutti gli “addetti ai lavori”, elargendo loro assistenza e consulenza fiscale, ora grazie anche al portale FiscoCSEN di cui è coordinatore nazionale, ma anche erudendoli sulle incombenze derivanti dalle novità legislative introdotte, pure attraverso appositi convegni di formazione e aggiornamento.

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Alla luce del fatto che si deve fare molta attenzione agli obblighi derivanti dalle nuove normative e a tutte le conseguenze derivanti da un loro inadempimento, a fare il punto è proprio Francesco De Nardo, che specifica quali sono gli adeguamenti statutari obbligatori per le associazioni e società sportive dilettantistiche e quali sono le conseguenze di un mancato adeguamento. “Il decreto legislativo 28 febbraio 2021, n. 36, all’art. 7, comma 1 quater, - ha tenuto a spiegare De Nardo - prevede che le associazioni sportive dilettantistiche e le società sportive dilettantistiche devono adeguare i propri statuti alle disposizioni previste dallo stesso articolo, specificando che la mancata conformità dello statuto ai criteri dallo stesso indicati rende inammissibile la richiesta di iscrizione al Registro delle attività sportive dilettantistiche e, per quanti vi sono già iscritti, comporta la cancellazione d’ufficio dallo stesso. La Legge 15 dicembre 2023, n. 191, di conversione del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, ha prorogato al 30 giugno 2024 il termine entro il quale ottemperare agli obblighi di adeguamento statutario, usufruendo dell’esenzione dall’imposta di registro per la registrazione esclusivamente delle stesse modifiche. Nello specifico, - ha continuato l’esperto - secondo quanto previsto dall’art. 7 comma primo del decreto legislativo n. 36/2021, le società e le associazioni sportive dilettantistiche si costituiscono con atto scritto nel quale deve tra l'altro essere indicata la sede legale. Nello statuto devono essere espressamente previsti: la denominazione; l'oggetto sociale con specifico riferimento all'esercizio in via stabile e principale dell'organizzazione e gestione di attività sportive dilettantistiche, ivi comprese la formazione, la didattica, la preparazione e l'assistenza all'attività sportiva dilettantistica; la previsione della possibilità di esercitare attività diverse (attività secondarie e strumentali). Si precisa che le ASD e le SSD possono esercitare attività diverse da quelle principali di cui sopra, a condizione che l'atto costitutivo o lo statuto lo consentano e che abbiano carattere secondario e strumentale rispetto alle attività istituzionali, secondo criteri e limiti che saranno definiti con decreto. Inoltre, lo statuto deve contenere l'attribuzione della rappresentanza legale dell'associazione; l'assenza di fini di lucro ai sensi dell'articolo 8 dello stesso decreto; le norme sull'ordinamento interno ispirato a principi di democrazia e di uguaglianza dei diritti di tutti gli associati, con la previsione dell'elettività delle cariche sociali, fatte salve le società sportive che assumono la forma societaria per le quali si applicano le disposizioni del codice civile; l'obbligo di redazione di rendiconti economico-finanziari, nonché le modalità di approvazione degli stessi da parte degli organi statutari; le modalità di scioglimento dell'associazione; l'obbligo di devoluzione ai fini sportivi del patrimonio in caso di scioglimento delle società e delle associazioni”.

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De Nardo ha, poi, avvertito: “Ai sensi dell’articolo 11 del decreto legislativo n. 36/2021, vi sono nuovi criteri di incompatibilità. È difatti fatto divieto agli amministratori di ASD e SSD di ricoprire qualsiasi carica in altre ASD e SSD affiliate alla medesima FSN, DSA o EPS riconosciuti dal CONI”. Inoltre, ha precisato: “Per gli Enti del Terzo Settore iscritti al RUNTS, che si iscrivono nel RASD, il requisito dell’esercizio in via principale dell’attività dilettantistica di cui al comma 1, lettera b) dell’art. 7 del Decreto legislativo n. 36/2021, non è richiesto. Tali Enti, potranno, quindi, svolgere altre attività di interesse generale oltre all’attività sportiva”.

Dunque, c’è tempo fino al 30 giugno per adeguare i propri statuti. In caso contrario, la richiesta di iscrizione al Registro delle attività sportive dilettantistiche sarà ritenuta inammissibile e, per quanti vi sono già iscritti, vi procederà alla cancellazione d’ufficio dallo stesso Registro.  

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