Dopo l’avallo dell’Ufficio scolastico regionale, dei sindacati del comparto scuola, dei presidenti delle Province e della città Metropolitana di Reggio Calabria, anche la Giunta regionale della Calabria, su proposta della vicepresidente con delega all’Istruzione, Giusi Princi, ha approvato le linee guida sul Piano di dimensionamento della rete scolastica e sulla programmazione dell’offerta formativa per il prossimo triennio.
“È un risultato importante a tutela dei territori - afferma Giusi Princi - anche perché l’ultima operazione regionale di riorganizzazione della rete scolastica risale, addirittura, al 2012”. Per il presidente della Regione Roberto Occhiuto “l’approvazione delle linee guida sul dimensionamento scolastico rappresenta un risultato straordinario. Molte Regioni lamentano il fatto che la normativa nazionale ponesse alcune di esse, soprattutto quelle del Sud, nella condizione di ridurre il numero di autonomie. La Calabria, invece, grazie al lavoro svolto dalla vice presidente Giusi Princi, avrà addirittura più autonomie rispetto al passato, e questo perché abbiamo individuato delle modalità che ci consentono di mantenerle, soprattutto nei Comuni che ne hanno più bisogno - come, ad esempio, a San Luca e Platì -, dove c’è necessità di un grande investimento sulla formazione scolastica e sulla formazione delle coscienze. Il risultato di oggi - rimarca infine Occhiuto - è la dimostrazione del fatto che quando le Regioni lavorano in leale collaborazione con il governo, i problemi si risolvono con grandi benefici per i cittadini, anche nell’ambito del mondo della scuola”.
Punto focale delle Linee guida il diritto allo studio e gli interessi del mondo della scuola. L’obiettivo è la salvaguardia delle realtà scolastiche di quelle aree periferiche e interne che insistono in territori, socialmente, culturalmente ed economicamente depresse, per garantire a tutti gli studenti, di tutte le aree geografiche della Regione, le medesime opportunità formative e le stesse sollecitazioni culturali. I criteri contenuti nella proposta regionale di riorganizzazione della rete scolastica a cui si dovranno attenere gli Enti sono i seguenti: nelle aree ad alta densità, in particolare nei comuni capoluogo e nei comuni superiori a 15mila abitanti, si può tendere a costituire/mantenere istituti scolastici con un numero di almeno 1000 alunni; nelle aree scarsamente popolate, nelle aree interne e nelle aree periferiche, che si caratterizzano per condizioni di particolare isolamento, si può tendere a costituire/mantenere istituti scolastici con un numero di almeno 600 studenti. Sulla base del numero di autonomie (281) assegnate dal Ministero alla Regione Calabria è stata effettuata una distribuzione su base provinciale rapportata alla popolazione scolastica, alla densità abitativa di ciascun territorio ed agli sviluppi demografici previsti nel prossimo triennio. Pertanto, nel rispetto dell’osservanza del numero di autonomie assegnate a ciascuna realtà provinciale, e nel rispetto - da parte delle amministrazioni - del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi loro assegnato, Province e Città metropolitana potranno applicare un criterio compensativo per cui sarà possibile mantenere o costituire autonomie con un numero differente di alunni rispetto ai parametri numerici sopraindicati: superiori o inferiori a 600 per tutelare territori particolarmente fragili dal punto di vista socio-economico, isolati e inaccessibili; realtà scolastiche superiori alle 1000 unità, invece, nelle aree altamente popolate.
Soddisfazione, per il risultato raggiunto è stata espressa dal presidente Occhiuto e dalla Giunta, e dalla vice presidente Princi, la quale assicura che “attraverso l’Osservatorio per il diritto allo studio, predisposto dal dipartimento Istruzione, ciascun Comune potrà usufruire di una lettura georeferenziata delle singole aree territoriali che consentirà di individuare, in tempo reale, quelle da ‘bollino rosso’, quelle, cioè, altamente svantaggiate e a rischio dispersione scolastica che, in quanto tali, dovranno essere tutelate”. “In queste delicate operazioni, le realtà periferiche non saranno lasciate sole – assicura la vicepresidente – perché verranno istituiti dei tavoli tecnici su base provinciale, coordinati dal dipartimento istruzione, che avranno il compito di supportare i Comuni, le Province e la Città metropolitana di Reggio Calabria nella fase di definizione della rete scolastica, affinché i piani siano coerenti con i criteri riportati nelle linee guida regionali”. Il documento approvato in Giunta, diventerà definitivo dopo il parere della commissione cultura del Consiglio regionale.
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