Il Sindaco Nicola Fiorita e L’Assessore all’Istruzione Nunzio Belcaro scrivono al presidente della Provincia di Catanzaro Amedeo Mormile. Il tema caldo è il dimensionamento scolastico, che fra qualche giorno sarà formalmente adottato dall'Ente intermedio. Sindaco e assessore chiedono che per Catanzaro ci sia un minore sacrificio. Sulle 14 autonomie che verranno meno, 7 sarebbero 'a carico' di Catanzaro. Palazzo De Nobili chiede che non si vada oltre a 5 tagli.
"Il dibattito sul dimensionamento scolastico, in corso in questi giorni, ha generato apprensione e disagio tra insegnanti, studenti, genitori, personale della scuola e più in generale nell’opinione pubblica della città di Catanzaro.
L’ Amministrazione Comunale guarda con preoccupazione alla riduzione delle risorse per l’istruzione, prevista dalla legge di bilancio approntata dal governo, ritenendo strategica, al contrario, la necessità di investire maggiormente in un settore fondamentale per la vita e la crescita del Paese.
Siamo consapevoli che le norme dello Stato e le Linee Guida regionali impongono alla Provincia di Catanzaro di intervenire con una proposta di riorganizzazione della rete
scolastica tenendo conto di 14 autonomie in meno per l’a.s. 2024/2025.
Ugualmente siamo consci che tra gli obiettivi che si pone il dimensionamento scolastico vi è quello di assicurare una serie di servizi che solo le unità di una certa dimensione consentono di offrire. Secondo questa impostazione, una scuola di dimensioni ottimali dovrebbe garantire l’esercizio dell’autonomia scolastica tramite l'attivazione di economie di scala, il peso istituzionale necessario per interloquire con le comunità locali, proporre un’offerta diversificata e articolata sul territorio, che agevoli l’esercizio del diritto all'istruzione. Va, tuttavia, rilevato che l’offerta delle scuole della nostra città già oggi risponde bene agli obiettivi sopra citati, pur ammettendo che azioni di miglioramento siano sempre perseguibili.
Quello che preoccupa è che, secondo l’ipotesi ventilata di ben sette dimensionamenti (la metà dell’obiettivo dell’intera provincia!), si rischia di avallare scelte forzate e che nulla andrebbero ad aggiungere al buon livello dei nostri istituti, ma in alcuni casi si arriverebbe a mettere insieme realtà troppo diverse fra loro e con bisogni di governo e d’amministrazione difficilmente conciliabili, oppure di accorpare istituti assai distanti
fra loro o di dimensioni eccessive rispetto ad altri, e quindi, in definitiva, di peggiorare
l’esercizio del diritto all’istruzione invece che migliorarlo.
Per questo chiediamo che alla città di Catanzaro sia imposto un sacrificio più contenuto e realmente sostenibile, non oltre i cinque dimensionamenti, che sia proposta la creazione di istituti con numeri più o meno omogenei di studenti, di zone contigue all’interno dell’area urbana e che sia positivamente considerata la tradizione delle nostre scuole, in alcuni casi, risalente a diversi secoli di vita, con una funzione indiscutibile di formazione dei cittadini e della classe dirigente della città, della provincia e della regione.
Catanzaro è pronta a giocare il suo ruolo in termini di responsabilità, consapevole di essere l’area urbana più importante per numero di studenti e scuole. Questo però non può portare ad un peggioramento della vita scolastica dei nostri studenti negli anni a venire. Auspichiamo che nella prossima conferenza d’ambito, alla quale attendiamo di partecipare, queste considerazioni possano condurre ad una riorganizzazione più razionale e con meno squilibri di quelli annunciati.
Confidiamo che tali appunti che inviamo siano recepiti con seria e approfondita riflessione da parte dell’Amministrazione Provinciale".
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