di ANTONIO ARGENTIERI PIUMA
"La Calabria avrà più autonome del passato". Lo ha dichiarato questa mattina alla cittadella regionale il governatore della Calabria Roberto Occhiuto, nel presentare le linee guida sul Piano di dimensionamento della rete scolastica e sulla programmazione dell’offerta formativa per il prossimo triennio.
"Abbiamo appena approvato il dimensionamento scolastico - afferma Occhiuto -. Siamo riusciti ad ottenere un risultato straordinario. Molte regioni si erano lamentate che la normativa nazionale ponesse alcune regioni, soprattutto quelle del Sud, nella condizione di ridurre il numero di autonomie. Grazie al lavoro dell’assessore Princi la Calabria avrà più autonome del passato perché abbiamo individuato modalità che consentono autonomie soprattutto nei comuni che hanno più bisogno. Centri come San Luca e Platì - fa osservare il governatore - dove c’è grande bisogno per l'investimento nella formazione scolastica e quindi sulle coscienze dimostra che quando le regioni lavorano in sinergia i problemi si risolvono bene".
Nello specifico, Giusi Princi, vicepresidente con delega all’Istruzione spiega: "L’ultimo dimensionamento scolastico della Calabria risale al 2012. E' stata una concertazione importante che abbiamo attivato nei mesi precedenti col mondo sindacale l'Usr. Il documento ha trovato l'avallo di tutte le componenti. E’ stato elaborato col Dipartimento istruzione e formazione e va ad abbattere i vincoli dimensionali che sappiamo dopo la proroga legata al Covid erano di 600 e 400. Invece col numero delle autonomie assegnate a livello nazionale che sono 281, quindi 79 in meno rispetto all'attuale situazione. Tuttavia, con l’abbattimento dei vincoli dimensionali a salvaguardia delle aree interne abbiamo disciplinato che è possibile nelle aree altamente popolate o nei comuni superiori ai 15mila abitanti attivare autonomie con una popolazione scolastica anche superiore alle mille unità lasciando le aree interne sc con una popolazione scolastica di 600 o anche inferiore. Quindi è possibile mantenere autonomie senza alcun vincolo dimensionale anche con 200/300 unità. Questo perché vogliamo salvaguardare le aree interne che rischierebbero lo spopolamento e ridurre i divari territoriali, abbattere la dispersione scolastica, compresa la povertà educativa. Le linee guida prevedono che s'intervenga anche sull’offerta formativa calibrata a quelle che sono le vocazioni dei territori con possibilità di costruire poli liceali, tecnici professionali, poli educativi e dell’infanzia. Attraverso questa opportunità andremo a curvare gli indirizzi a quella che è l’esigenza dei territori".
Poi dice: "E’ un documento altamente qualificante e si proietta la grande centralità del mondo scolastico calabrese e dell’istruzione. Lo strumento che andremo a garantire a tutte le realtà provinciali è quello dell’Osservatorio: un portale che permetterà a tutte realtà di avere una lettura georeferenziata dei propri territori. Attiveremo inoltre con le realtà provinciali un tavolo decentrato coerente al documento approvato".
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