Dimensionamento scolastico. Catanzaro potrebbe pagarne pesanti conseguenze. Domani il tema per un serrato dibattito va in aula del Consiglio Comunale. C’è una proposta della consigliera Daniela Palaia. Nel dibattito di queste ultime ore nei livelli politici cittadini l’argomento è stato affrontato anche da Carla Rotundo e Doriana Righini ( Circolo Catanzaro Centro “Enzo Lauria” PD) e Rossana Neri ( Circolo “Catanzaro Ovest” ). Questo il testo del loro documento.
“Apprendiamo dalla stampa che la Consigliera Daniela Palaia ha depositato presso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio Comunale una proposta di risoluzione sul tema del dimensionamento scolastico, da sottoporre al voto dell’Aula, che nasce dalla giustificata preoccupazione che la città di “Catanzaro, le sue scuole, la loro tradizione, paghino irragionevolmente prezzi troppo alti “.
In base ad una disposizione di norma perentoria definita dalla legge di bilancio 197/2022 a cui tutte le Regioni devono attenersi, si prevede che in Calabria saranno soppresse amministrativamente circa 79 Istituzioni. Su 14 nella Provincia di Catanzaro, il Presidente Mormile darebbe il via libera alla soppressione di 7 nella sola città capoluogo di regione. L’operazione, tutta politica, sembra orientata a salvaguardare le aree interne a discapito del comune di Catanzaro, nel quale peraltro si spostano quotidianamente numerosi studenti provenienti dalle realtà comunali limitrofe.
E’ chiaro che questa situazione complessa potrebbe trasformarsi in una “guerra tra poveri” e riteniamo anche che il Presidente della Provincia, assieme alla sua Amministrazione, non può approvare entro il 15 ottobre un Piano di dimensionamento, così impattante sulle vite di moltissimi studenti e lavoratori, che sia frutto di scelte autoritarie, non condivise, e contenente pesanti criticità già segnalate da altre Istituzioni, da sindacati, da parte del mondo della scuola, da personalità del mondo della cultura e finanche da politici della stessa area del Presidente Mormile.
In linea generale è stato rilevato che il dimensionamento penalizzerà soprattutto le scuole del Sud, si pensi che la Calabria subirà tagli sull’Istruzione per il 18%. Così, invece di trovare soluzioni per i numerosi problemi già rilevati nelle scuole del Sud, invece di ridurre divari, il Governo pensa bene di “ridimensionare” con una mannaia anche le già poche realtà e opportunità esistenti. Cosa dire, inoltre, dell’aumento delle pluriclassi anche nella nostra città capoluogo di regione, del coesistere cioè nella stessa classe di bambine e bambini di età diverse, con maturità diverse, con programmi scolastici differenti. Solo pochi giorni fa su un quotidiano locale veniva data voce al disagio espresso da una mamma che vedeva la propria figlia frequentare una classe composta da bambini di I , IV e V. Un ritorno agli anni 50”
In conclusione, l’Amministrazione provinciale di Catanzaro dovrebbe farsi carico responsabilmente di promuovere in tempi non più procrastinabili un incontro tra Istituzioni e soggetti interessati dalle importanti ripercussioni che avrà il Piano di dimensionamento scolastico, a tutela esclusiva del diritto universale all’istruzione di bambini e ragazzi, a garanzia del loro futuro ma anche dello sviluppo del nostro territorio.”
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