Dimensionamento scolastico, il Convitto Galluppi: "Prima scelta per noi è mantenere l'autonomia"

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  12 ottobre 2023 07:30


"il Convitto Nazionale “P. Galluppi” mantenga la propria ed attuale autonomia per come ad oggi costituito ovvero Convitto Nazionale “P. Galluppi” con annesse scuole dell’infanzia, primarie e secondaria I° grado con erogazione dei servizi di convittuailità e semiconvittualità.  in subordine, l’annessione al Convitto Nazionale “P. Galluppi” con annesse scuole dell’infanzia, primarie e secondaria I° grado con erogazione dei servizi di convittualità e semiconvittualità del solo Liceo Classico “P. Galluppi” con conseguente ed immediata individuazione, da parte dell’ente provinciale, di spazi residenziali nonché spazi logistici presso la sede del liceo, in quanto nuova scuola annessa. Ciò potrebbe consentire alla nuova istituzione scolastico-educativa di poter ottenere l’attivazione del Liceo Classico Europeo, previa autorizzazione da parte degli uffici e degli organi competenti". 

Sono queste due le proposte che il Cdl del Convitto Galluppi ha proposto sul tema del dimensionamento scolastico.

Il 10 ottobre nel corso della seduta straordinaria del CdI che si è tenuta presso la sede del Convitto Nazionale “P. Galluppi” di Catanzaro, il Rettore-Dirigente Scolastico pro-tempore, dott.ssa Stefania Cinzia Scozzafava, ha illustrato ai consiglieri presenti la proposta di piano di dimensionamento della rete scolastica avanzata dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro alla presenza del Presidente, Amedeo Mormile, di alcuni consiglieri provinciali e degli ingegneri dell’amministrazione nel corso dell’incontro tenutosi con i DS nella medesima giornata.

Il Rettore-DS ha introdotto i lavori facendo un breve excursus sull’iter che ha portato alla necessità di programmare una riorganizzazione della rete scolastica non soltanto nella provincia di Catanzaro e nell’intera regione Calabria ma su tutto
il territorio nazionale. Con l’emanazione della legge 197 del 29 dicembre 2022 “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2023 e bilancio pluriennale per il triennio 2023-2025”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, al comma 557 si prevedeva che il Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze (MEF), entro il 31 maggio dell’anno solare precedente all’anno scolastico di riferimento, emanasse un decreto da trasmettere alla
Conferenza Unificata contenente i criteri per la definizione del contingente organico dei dirigenti scolastici e dei direttori dei servizi generali e amministrativi e la sua distribuzione tra le Regioni. Non avendo raggiunto l’accordo nella predetta

Conferenza unificata, il MIM di concerto con il MEF, entro il 30 giugno 2023, ha emanato il decreto nel quale individuare autonomamente un parametro compreso tra 900 e 1000 alunni attraverso il quale stabilire il numero di dirigenti scolastici assegnati a ciascuna regione a cui dovrà corrispondere il numero di scuole funzionanti. In tal modo, a tutte le Regioni, nell’anno scolastico 2024/2025, sarà assicurato il numero di istituzioni scolastiche calcolato applicando i coefficienti di 600 unità, ridotto a 400 unità nei casi previsti e comunque entro i limiti del contingente complessivo.

L’obiettivo della suddetta norma, come più volte ribadito dal Ministero e dal Ministro Valditara non vuole essere
la chiusura delle scuole, bensì la razionalizzazione delle reggenze, con un’aspirazione a eliminare le reggenze affinché ogni dirigente gestisca una scuola. In effetti, secondo le intenzioni governative non si vuole arrivare ad un taglio di istituto casuale ma la misura servirebbe per tre motivi in particolare:
1. consentire all’amministrazione di programmare meglio il fabbisogno di dirigenti scolastici e Dsga per i tre anni successivi, con una evidente razionalizzazione dei relativi concorsi;
2. con il dimensionamento scolastico, le Regioni potrebbero programmare con più tranquillità e razionalità la rete scolastica, decadendo anche il parametro dei 600 alunni per istituto;
3. E poi, come più volte espresso da Valditara, il dimensionamento servirà proprio a limitare il fenomeno delle
reggenze dei Ds.
In coerenza con quanto stabilito dal governo centrale, la Regione Calabria con delibera n°336 del 21/07/2023 ha approvato gli “Indirizzi regionali per la programmazione e la definizione del dimensionamento della rete scolastica e dell’offerta formativa-linee guida per il triennio 2024/2025, 2026/2027” ed ha invitato le Province calabresi e le Città Metropolitane a formulare alla Regione la propria proposta di riorganizzazione della rete scolastica nel rispetto delle indicazioni formulate nelle predette linee guida.
Ciò premesso, accogliendo l’invito e le indicazioni regionali, l’Amministrazione provinciale ha formulato la sua proposta di piano ed informato i dirigenti scolastici presenti all’incontro del 10/10/2023 circa la riorganizzazione della rete scolastica nella provincia di Catanzaro. In generale è emerso che ben n°7 istituzioni scolastiche su 14 complessive verrebbero soppresse nel comune di Catanzaro, n°4 nel comune di Lamezia Terme e n°3 sul restante territorio della provincia.
In particolare, è emerso che il Convitto Nazionale “P. Galluppi” perderebbe le proprie scuole dell’infanzia per annettere il Liceo Classico “P. Galluppi” e l’Istituto d’Istruzione Superiore “G. De Nobili” per un totale di 2.098 alunni complessivi

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A fronte della predetta proposta, il Rettore- DS Scozzafava ha avuto la possibilità di intervenire nel corso dell’incontro
tenutosi nella sala provinciale alla presenza del presidente Mormile, di una rappresentanza di consiglieri e dei tecnici
provinciali e di aver potuto rappresentare le proprie perplessità in merito alla creazione di un ‘istituzione scolasticoeducativa così grande.
In particolare, la dott.ssa Scozzafava, in qualità di Rettore dello storico Convitto Nazionale “P. Galluppi” ha illustrato ai
decisori politici le peculiarità delle istituzioni educative, significando che trattasi di istituzioni autonome, nate con un
proprio potere regolativo e una precisa, chiara e intoccabile “personalità giuridica”, oltre che identità culturale e
operativa, rinvenibili, del resto, nell’infungibile e peculiare funzione di alta istruzione. Più precisamente, i convitti sono
soggetti ontologicamente diversi dalle istituzioni scolastiche ordinarie, sotto i profili della personalità giuridica, della
relazione con gli Enti sovraordinati e dell’organizzazione. In merito all’eventuale perdita delle scuole dell’infanzia, il
Rettore-DS ricorda che le scuole annesse ai convitti coerentemente con il quadro normativo vigente sono prive di
personalità giuridica propria e le stesse non posso avere sorte distinta da quella dell’Istituzione di educazione statale a
cui sono annesse.
Entrando ancor più nel tecnico, il Rettore-DS Scozzafava ha illustrato al Presidente ed ai consiglieri provinciali anche
quali sono, oltre alla normale offerta formativa, i servizi che quotidianamente il Convitto “P. Galluppi” eroga ossia il
servizio della convittualità (con vitto, alloggio e pernottamento) ed il servizio di semiconvittualità (con vitto e scuola a
tempo pieno) in risposta alle diverse esigenze delle famiglie di oggi.
Il Rettore-DS ha informato, altresì, il presidente ed i consiglieri provinciali circa la posizione dell’ANIES (Associazione
Nazionale Istituti Educativi Statali) e dei suoi colleghi Rettori italiani.
Ad oggi, il Convitto Nazionale “P. Galluppi” è in grado di soddisfare la domanda dell’utenza in quanto dispone degli spazi
e del personale necessari grazie al fatto di “essere cresciuto” ovvero di aver aumentato il numero dei propri alunni
convittori e semiconvittori in modo graduale e coerente con le proprie risorse strutturali ed umane.
Tuttavia, il Rettore-DS Scozzafava ha manifestato non poche perplessità circa il timore che un aumento degli alunni
dovuto ad un mero conteggio aritmetico che porterebbe alla creazione di un’istituzione educativa così grande (2.098
circa) potrebbe, in assenza di idonee strutture e personale adeguato, determinare il declino dell’istituzione medesima
che si vedrebbe impossibilitata ad erogare quei servizi che le sono peculiari e che la contraddistinguono dalle ordinarie
istituzioni scolastiche.
Il Rettore-DS ha sottolineato la disponibilità manifestata dal presidente Mormile e dai consiglieri a prendere atto delle
motivazioni tecniche espresse, significando la possibilità di riflettere su quanto discusso nel corso dell’incontro.
Conclusa la propria introduzione, il Rettore-DS ha aperto la discussione ed invitato i consiglieri del CdI ad esprimere le
proprie idee in merito alla proposta avanzata e presentata dall’Amministrazione provinciale di Catanzaro.
Dopo ampio e positivo confronto, è emerso quanto segue.
1. All’unanimità, il CdI evidenzia che la ratio della norma nazionale in materia di dimensionamento prevedeva
prioritariamente di eliminare e ridurre le reggenze. Orbene, si resta perplessi nell’apprendere che, nonostante
nella provincia di Catanzaro siano ben otto le scuole in reggenza per l’a.s. 23/24, le stesse sembrerebbe non
essere oggetto di dimensionamento; mentre, al contrario il piano farebbe ricadere sulla città di Catanzaro il
peso della metà delle istituzioni scolastiche da sopprimere.
2. All’unanimità, il CdI ritiene che il Convitto Nazionale “P. Galluppi” debba conservare la propria identità di
istituzione scolastico-educativa e, nel rispetto delle norme vigenti e per come ribadito nelle linee guida
regionali, non può cedere le scuole dell’infanzia in quanto “le scuole annesse ai convitti coerentemente con il
quadro normativo vigente sono prive di personalità giuridica propria e le stesse non posso avere sorte distinta
da quella dell’Istituzione di educazione statale a cui sono annesse”. Inoltre, sebbene il D.Lgs. 297/94 stabilisca
che ai convitti nazionali possono essere annesse scuole elementari, scuole medie ed istituti e scuole di
istruzione secondaria superiore; al contrario, non vi è alcun divieto esplicito all’annessione ai convitti delle
scuole dell’infanzia. Pertanto, facendo ormai parte del convitto, le scuole dell’infanzia devono intendersi scuole
annesse al medesimo.
3. Inoltre, all’unanimità il CdI condivide pienamente le perplessità tecniche già evidenziate dal Rettore-DS
Scozzafava nel corso della riunione presso il palazzo della provincia. In particolare, il CdI esprime forti
perplessità e preoccupazione in merito al numero considerevole di alunni che formerebbero la nuova
istituzione scolastico-educativa (circa 2.098), in quanto il nuovo ed estremamente complesso assetto scolastico
andrebbe ad incidere sulruolo dell'istruzione e della formazione che richiede una scuola di qualità, da realizzare
attraverso l'ottimizzazione di tutte le risorse disponibili, la centralità dell'investimento educativo e formativo
per meglio corrispondere alle attese e alle aspirazioni degli studenti e delle loro famiglie. A ciò si aggiunge che
per garantire l’erogazione dei servizi di convittualità e semiconvittualità, il Convitto necessita di risorse
strutturali (servizi residenziali, refettori, cucine) ed umane (personale educativo, guardarobieri, infermieri,
cuochi, collaboratori scolastici) tali da soddisfare la domanda da parte degli alunnni convittori e semiconvittori
iscritti alle scuole annesse al convitto medesimo. E’ evidente che l’annessione del Liceo Classico “P. Galluppi”
e dell’Istituto d’Istruzione Superiore “De Nobili” comporterebbe l’onere per l’amministrazione provinciale di
individuare ulteriori spazi residenziali da destinare ai nuovi convittori (alunni iscritti e frequentanti le scuole
superiori II° grado annesse), nonché spazi idonei a ospitare cucine, refettori, guardaroba, infermeria che sono
tipici e peculiari del convitto e che, per la propria organizzazione e statuizione, non possono essere negati agli
alunni iscritti alle scuole annesse.


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