Dimensionamento scolastico, scatta la diffida dell'Usb: "Regione sospenda il procedimento"

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Il Liceo Classico di Catanzaro
  06 novembre 2023 12:20

È partito stamattina l’atto con cui l’avvocato Francesco Pitaro, nell’interesse della USB, in persona di Saverio Bartoluzzi, ha diffidato la Regione Calabria in merito al piano di dimensionamento scolastico.

Nell’atto del legale Pitaro di legge: “Che la USB è associazione/sindacato che svolge il proprio ruolo anche nel campo sociale e della scuola, portatrice di interessi diffusi e collettivi e superindividuali; che, in merito al piano di dimensionamento scolastico, è intervenuto il Decreto interministeriale N. 127/2023 con cui sono state previste per la regione Calabria N. 281 autonomie scolastiche con soppressione di ben 79 autonomie scolastiche; che trattasi di decreto completamente incostituzionale e illegittimo ed illegale che produce effetti enormemente negativi sulla rete formativo/scolastica della regione Calabria; che la soppressione di ben 79 autonomie scolastiche incide negativamente sul diritto primario e costituzionale all’istruzione e allo studio; che, purtuttavia, la normativa statale è manifestamente incostituzionale avendo la stessa violato le competenze legislative regionali di cui all’art. 117 della Costituzione; che ciò è tanto vero che il Tar Campania, a seguito del ricorso proposto dalla Regione Campania avverso il decreto interministeriale N. 127/2023, ha accolto, con Ordinanza cautelare N. 5884 del 30/10/2023, la domanda di sospensione del decreto interministeriale impugnato ed ha sollevato la questione di legittimità costituzionale delle norme statali sopra indicate per contrasto con l’art. 117 comma 3 della Costituzione ritenendola rilevante e non manifestamente infondata; che la Regione Calabria, nonostante il detto decreto interministeriale abbia proceduto alla soppressione di ben 79 autonomie scolastiche incidendo negativamente sulla già debole rete scolastica regionale, ha accettato supinamente quanto statuito nel detto decreto senza aggredirlo nelle sedi giudiziarie a tutela delle scuole e del diritto alla studio  e degli studenti calabresi; che vi è la necessità che la Regione Calabria prenda atto di quanto statuito dal Tar Campania che ha accolto la domanda di sospensione del decreto interministeriale ritenendo che lo stesso sia frutto di norme statali che si pongono in evidente violazione dell’art. 117 comma 3 della Costituzione e con cui sono state violate le prerogative legislative delle Regioni e sollevando la questione di legittimità costituzionale”.

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In conclusione, nell’interesse di USB, l’avvocato Pitaro ha invitato e diffidato “La Regione Calabria, in persona del Presidente in carica, a prendere atto della Ordinanza cautelare del Tar Campania N. 5884/2023 con cui è stata sospesa l’efficacia del decreto interministeriale N. 127/2023 (con cui sono state pure soppresse N. 79 autonomie scolastiche della regione Calabria) e sollevata la questione di legittimità costituzionale delle norme statali e, conseguentemente, fino all’adozione di eventuale ulteriore contrario provvedimento giurisdizionale, a sospendere il procedimento attivato e diretto ad adottare il piano di dimensionamento scolastico regionale".

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"Tanto si chiede al fine di tutelare e preservare la già debole rete scolastica regionale che invece di soppressioni ha bisogno di rafforzamento al fine di garantire il primario e costituzionale diritto allo studio e di frenare il grave fenomeno della dispersione scolastica e ulteriori fenomeni gravi e negativi e distorsivi. Tanto si chiede anche al fine di sopperire alla condotta omissiva e inerte che ha caratterizzato la Regione Calabria che non ha proceduto all’impugnativa dinanzi l’Autorità Giudiziaria del lesivo decreto interministeriale che ha soppresso 79 autonomie scolastiche nel territorio regionale danneggiando enormemente la già fragile e debole rete formativo/scolastica regionale. Con riserva, in caso si perdurante condotta omissiva da parte della Regione Calabria, di ricorrere all’Autorità Giudiziaria a tutela della comunità scolastica e del diritto primario e costituzionale allo studio e all’istruzione”.

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