Un annuncio roboante quello di Roberto Occhiuto riguardo alle sue dimissioni ed alla sua ricandidatura a presidente della Giunta regionale calabrese ed ancora di più, le sue motivazioni che assolvono la magistratura ma inchiodano alle loro responsabilità i suoi uomini di governo. La mossa di Occhiuto ai più ottimisti e forse anche ingenui, è apparsa come strategicamente intelligente perché, da un lato manderebbe tutti a casa e dall'altro prenderebbe in contropiede un centrosinistra che da più parti si dice che non sia ancora pronto alle nuove elezioni. Per chi forse è abituato a riflettere, tale mossa somiglia più a quel tipo che per far dispetto alla moglie si tagliava le parti intime. Tutto questo perché viene davvero difficile penare a che tipo di rassicurazioni, fondate su di una certezza quasi granitica su di una sua ricandidatura, possano aver dato allo stesso presidente da Roma, visto che Occhiuto rimane sempre indagato per corruzione e la sua posizione con alcuni dei suoi compagni di viaggio, è ormai compromessa, visto quanto lo stesso ha dichiarato. Oltretutto negli ultimi mesi abbiamo visto un Occhiuto abbastanza debole e che non ha inciso nella scelta per esempio di alcuni candidati sindaco delle città calabresi( vedi Lamezia e Rende), quindi un Re nudo quasi delegittimato dalla sua parte politica.
La Calabria è ora nel caos più totale e, senza particolari panegirici, diciamolo in maniera lapalissiana, il terreno di scontro di questa Giunta e consiliatura , è la sanità, la gallina dalle uova d'oro. La Giunta Occhiuto è nata con lo scopo precipuo di portare a termine la fusione tra il Pugliese-Ciaccio ed il policlinico Mater Domini per creare l'azienda Dulbecco su Catanzaro. Queste mie parole trovano conferma anche nelle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Regionale on. Filippo Mancuso che nelle ore successive a quel decreto si pronunciò esattamente in questi termini. Il lasciapassare di tutta questa operazione favorita in una notte da Occhiuto, è stato portare poi la facoltà di Medicina a Cosenza. Quello che poi nel centrodestra non si aspettavano da parte del governatore , era la volontà di creare sulla sua Cosenza una nuova azienda sanitaria simile dalla Dulbecco e qui che realmente è avvenuta la rottura di tutto il sistema politico della maggioranza di centrodestra, con le conseguenze che oggi vediamo che sono prima politiche e dopo giudiziarie.
Nella nostra regione la sanità affonda vergognosamente e noi calabresi siamo costretti a subire tutte le criticità di un sistema che dalle liste di attesa, passando per le problematiche dei Pronto soccorso e delle postazioni Suem del 118, fino ad arrivare a reparti importanti negli ospedali calabresi che sono in netta difficoltà e rischiano accorpamenti e chiusure. Di tutto questo sembra non importare niente a nessuno , in quanto ciascuno degli attori in campo, si concentra a difendere la propria fetta di potere che non coincide assolutamente con i bisogni di noi calabresi, specie di quelli che siamo pazienti ed ammalati cronici.
Affermo tutto ciò in qualità di paziente oncologico che ha scelto di curarsi in Calabria e che, fin quando avrà forza, contrasterà in quelle che sono le oggettive possibilità, quella politica affarista e famelica che dimentica il sano principio del bene comune. Se le dimissioni di Occhiuto dovessero essere formalizzate in Consiglio, alle prossime elezioni regionali, prevedo come primo partito l'astensionismo in quanto i calabresi sono davvero stanchi.
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