"La mia scelta di votare no al referendum esprime la volontà di contrastare una legge che crea un forte vulnus democratico e costituzionale. Una scelta di merito a prescindere da qualsiasi tipo di posizionamento nella dialettica interna al mio partito. L'andamento odierno della direzione nazionale Pd ha, comunque, ulteriormente rafforzato le mie ragioni del no al referendum". Ad affermarlo è la parlamentare Pd, Enza Bruno Bossio, che aggiunge: "Il segretario Zingaretti ha convocato la riunione in realtà senza alcuna possibilità di contraddittorio con una decisione di merito già preconfezionata e decisa al di fuori del più importante organo di conduzione politica del partito. Come se ciò non bastasse - prosegue la deputata - con uno stratagemma, una sorta di bluff il voto della direzione è stato spacchettato: prima si vota la relazione del segretario e poi la parte relativa al referendum".
"Come se - a conti fatti - il tema del referendum potesse in qualche modo essere stralciato dal dibattito complessivo che sta impegnando il partito e fosse cosa altra rispetto all'attualità nella quale ci troviamo immersi.La misura è colma ed è per queste ragioni che coerentemente non ho partecipato alle fasi della votazione che ci sono state a conclusione della riunione di oggi, sottraendomi a un gioco delle parti di cui non condivido nulla".
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