Riceviamo e pubblichiamo per diritto di replica:
Egr.Sig. Direttore, formulo la presente nella mia qualità di Difensore di Roberto Recordare. Premesso che, a seguito del servizio trasmesso in data 8 novembre c.a. dalla trasmissione Report di RAI 3, molti organi di stampa hanno pubblicato e rilanciato la notizia dello svolgimento di indagini a carico del mio assistito da parte della Squadra Mobile di Palmi (RC), la invito, per ragioni di giustizia ed equità, a voler dare altrettanta divulgazione alla notizia ed ai chiarimenti qui di seguito riportati, al fine di riequilibrare un’informazione che, allo stato, appare parziale ed unilaterale.
Roberto Recordare ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria in relazione al servizio giornalistico andato in onda nel corso della trasmissione Report l’8 novembre 2021. L’iniziativa è volta a tutelare l’immagine personale e professionale di Roberto Recordare e ad accertare se vi sia stato un uso diffamatorio della libertà di stampa e se la divulgazione di atti d’indagine nel servizio giornalistico sia stata o meno legittima. Il predetto, sottoposto ad indagini tra il 2016 ed il 2017, mai sfociate nell’esercizio dell’azione penale; ha chiesto ex art. 335 cpp di conoscere l’esistenza di procedimenti a suo carico, ma la Procura di Reggio Calabria ha certificato che non ve sono. Nondimeno, pur non avendo mai assunto neppure la qualifica di imputato, né avendo mai ricevuto alcuna comunicazione da parte dell’Autorità Giudiziaria, la trasmissione Report dell’8/11/2021 ha divulgato la notizia delle indagini svolte a suo carico come fossero una novità, attribuendogli il ruolo “…del più grande bleffeur o del più spregiudicato broker della storia della Finanza”, di “riservato della Ndrangheta”, di “membro occulto delle Ndrine”, di colui che “avrebbe messo in piedi un colossale schema di riciclaggio per conto di Camorra, Cosa Nostra e Ndrangheta”, di “perfetto riciclatore”.
Non ha chiarito, però, che queste indagini s risalgono al 2016/2017 e non hanno avuto alcun seguito giudiziario, né sono mai state oggetto di comunicazione alcuna all’indagato. Paradossalmente, in mancanza di un avviso di conclusioni delle indagini, che ci consentisse l’accesso agli atti, io ed il mio assistito ne abbiamo appreso l’esistenza e, sommariamente, i contenuti, soltanto dagli organi d’informazione. Devo rilevare come vi siano stati molteplici e gravi tentativi di etichettare Roberto Recordare quale riciclatore di somme ingenti per conto delle mafie, e di celebrare un processo mediatico; per tali ragioni è stato necessario attivare le vie legali contro l’uso illegittimo dei mezzi di informazione da parte della trasmissione televisiva Report. Si tratta di condotte alle quali ci si è tristemente abituati ma che sono e restano illegittime, in quanto gravemente lesive di diritti fondamentali della persona. La querela è stata presentata con la serena e ben fondata fiducia che l’Autorità Giudiziaria vorrà assicurare, anche in questo caso, il rispetto della presunzione d’innocenza, diritto di rango costituzionale e di respiro europeo.
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