Riportiamo di seguito la nota di Cambiavento sulla disabilità.
"Le barriere architettoniche sono quegli elementi costruttivi che impediscono gli spostamenti o la fruizione di servizi per le persone con limitata capacità motoria. Così una scala, un gradino, una rampa troppo ripida, possono rendere più complessa l’esistenza di quanti sono costretti all’uso di una carrozzella. Le politiche di sostegno alle persone con disabilità rappresentano un importante strumento di inclusione sociale il cui fine ultimo è garantire uguali opportunità e diritti a tutti gli individui all’interno delle comunità in cui vivono. La disabilità non è un concetto astratto ma una condizione reale con cui in tanti devono confrontarsi quotidianamente.
Per fare un solo esempio, in Calabria, si registra un incremento continuo degli alunni disabili nelle scuole di ogni ordine e grado. Secondo l’Istat la nostra regione si colloca oggi al decimo posto con 8.733 unità, su un totale di popolazione scolastica di 268.1014 allievi, totale che equivale a 590 scolari in più rispetto all’ anno precedente.
Catanzaro non è certamente una città accessibile per chi presenta delle difficoltà soprattutto per quel che concerne la deambulazione. È così da sempre, al punto che non scandalizza e non sorprende il marciapiede occupato da veicoli in sosta permanente o il parcheggio riservato a persone con disabilità, puntualmente usurpato da automobilisti “normodotati” e distratti. Perfino recarsi al Comune diventa impresa impossibile per chi deve ricorrere all’uso di stampelle: gradini troppo alti, ascensore quasi sempre non funzionante.
Cambiavento nel corso della sua attività di opposizione in seno al consiglio comunale, si è fatto interprete di queste esigenze non più rinviabili e, come dimostrano gli atti risalenti ad aprile, luglio e agosto 2019, ha chiesto la convocazione di una commissione al fine di effettuare uno studio volto alla mappatura del territorio cittadino, delle strutture pubbliche, dei luoghi aperti al pubblico, nonché dei mezzi di trasporto pubblico locale per consentire l’accessibilità ai disabili.
Parlare di disabilità non è facile in una regione e in una città in cui sembra mancare l'essenziale. Se ne parla con fastidio e pietismo. Ma non si può prescindere dal tutelare chi è diverso per condizioni sociali, economiche, culturali, etniche e perché no anche fisiche e mentali. Cambiavento chiede di sapere come saranno spesi i soldi previsti per la programmazione sociale della Regione Calabria e sollecita l’assessorato alle politiche sociali affinché si doti di personale sufficiente per rispondere a tutte le istanze che provengono da una parte di cittadinanza rimasta ad oggi inascoltata. Cambiavento chiede altresì l’istituzione di un garante per la disabilità che faccia da raccordo e controllo sull'attività del comune nell'interesse di tutti".
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