Disagi scuola Sant’Anna. Costanzo (Fare per Catanzaro): "Il Comune si faccia carico della spesa per questi tre mesi di provvisorietà"

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Sergio Costanzo

I ragazzi della scuola continuano ad avere disagi "visto che da lunedì prossimo gli alunni saranno ospitati  nel plesso del rione Samà.

  23 ottobre 2020 14:26

"Aveva suscitato irritazione e “pilotati”  disappunti da parte di qualche genitore l'aver denunciato sulla stampa come l’anno scolastico era iniziato nei peggiori dei modi per i bambini della scuola Sant’Anna, dell’istituto comprensivo don Milani, di località Signorello". E' quanto si legge in una nota di Sergio Costanzo Capogruppo Fare per Catanzaro. "Ragazzi che non potevano frequentare regolarmente le lezioni perché la loro aula, non rispondeva  agli standard di sicurezza imposti dalla pandemia da Covid 19. Gli spazi, infatti, - prosegue Costanzo - non erano sufficienti per contenere i  ventuno alunni che compongono una classe".

"Avevo detto che si trattava di una condizione grave, - evidenzia - che dimostrava la disorganizzazione del comune che nonostante il tanto decantato lavoro preparatorio del sindaco Abramo e dei suoi valenti assessori, l’edilizia scolastica di  competenza comunale,  presentava deficienze e disfunzioni tali da non renderla corrispondente a quelle che sono le nuove direttive in tema di contenimento del coronavirus. Ero stato redarguito facendo passare per strumentali le mie evidenti segnalazioni. L’assessore Longo e qualche suo anonimo “sponsor” si spendevano a dire che tutto era organizzato e finanche, secondo qualche genitore, che il comune teneva un proficuo e continuo dialogo per addivenire a una condivisa soluzione".

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"Purtroppo per loro le cose non sono state sistemate e ciò che mi rammarica sono i disagi che ne conseguono per i ragazzi, per le famiglie e per gli stessi insegnanti, - si legge ancora sulla nota di Costanzo - visto che da lunedì prossimo gli alunni saranno ospitati  nel plesso del rione Samà. Soluzione che crea enormi difficoltà, come avevo già sottolineato,  ma oltre al danno, la beffa per le famiglie perché l’amministrazione comunale,  ha chiesto loro il pagamento di un ticket per il trasporto degli alunni m se questo trasferimento  è la conseguenza di una  mancata organizzazione degli spazi  da parte del comune  perché farla ricadere sulle tasche delle famiglie? Si tratta di gestire l’emergenza che certamente non è da imputare alle famiglie, ma alla inefficienza dell’amministrazione".

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"Della problematica ho investito il sindaco al quale, telefonicamente, - conclude - ho chiesto che il comune si faccia carico della spesa per questi tre mesi di provvisorietà. Il sindaco mi ha assicurato che valuterà la questione. Ribadisco che la nostra proposta rimane quella che il comune metta a disposizione, gratuitamente,  lo scuolabus   fino a quando non sistemerà la scuola nelle condizioni di poter ospitare l’intera classe".   

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