“Esprimo piena condivisione e apprezzamento per le recenti riflessioni emerse riguardo al disagio giovanile e originate dall'accorato appello di Padre Rocco Predoti - proseguite con le dichiarazioni di vari rappresentanti istituzionali - che evidenziano una problematica complessa e urgente.
Pur riconoscendo la gravità della situazione a Catanzaro Lido, sottolinea il segretario Morabito Gianfranco, è importante non circoscrivere l'attenzione a un solo quartiere considerato che le parole di Padre Rocco Predoti e del Sindaco Fiorita, che ringrazio per la sensibilità dimostrata, descrivono con lucidità un disagio profondo che va oltre la semplice questione di ordine pubblico e tocca le corde della solitudine, dell'abbandono e della mancanza di prospettive per i nostri giovani. Non vi è alcun dubbio – aggiunge Morabito – sulla valenza del quotidiano impegno profuso dalle Forze dell'Ordine, che operano quotidianamente in prima linea e spesso in condizioni di difficoltà e solitudine, per mantenere l'equilibrio e la sicurezza.
Tuttavia – continua il segretario -, come il Sindaco Fiorita ha giustamente sottolineato, 'non bastano i controlli, non bastano le sanzioni, non bastano le ordinanze' dato che si tratta di “unproblema strutturale che richiede un'assunzione corale di responsabilità." In tale contesto – soggiunge Morabito - ritengofondamentale ampliare lo sguardo e l'intervento a tutti i quartieri della città. "Sono preoccupati che, mentre i riflettori sono puntati su Catanzaro Lido, altre aree casomai meno popolose della città vivano in silenzio problematiche analoghe, se non più gravi, di disagio giovanile e di ordine pubblico," prosegue il Segretario Provinciale.
"Parliamo di quartieri meno “controllati” dove la presenza delle istituzioni e delle associazioni di categoria è spesso percepita come insufficiente. Il disagio giovanile non ha confini di quartiere, è una piaga che attraversa l'intera città e richiede un intervento coordinato e capillare."
Sarebbe, quindi, opportuno concretizzare un tavolo di confronto permanente, che vada oltre la pur necessaria discussione avviata dal Sindaco, coinvolgendo in maniera strutturale e operativa tutti gli attori chiave. "Questo tavolo permanente deve essere un laboratorio di idee e di azioni concrete, con un focus specifico sulla creazione di opportunità reali per i giovani," afferma il Segretario Morabito Gianfranco. In aggiunta a ciò potrebbe rivelarsi utile la realizzazione di progetti di prossimità in ogni quartiere, volti a potenziare la presenza delle Forze dell'Ordine sul territorio, non solo in chiave repressiva ma anche preventiva e di prossimità, con l'obiettivo di creare un rapporto di fiducia con la cittadinanza. Sviluppare spazi di aggregazione sani e accessibili, come centri giovanili, campi sportivi riqualificati e aree verdi attrezzate.
Promuovere percorsi di formazione professionale e orientamento al lavoro specifici per i giovani a rischio, in collaborazione con le imprese del territorio.Organizzare campagne di sensibilizzazione e informazione sui rischi legati all'abuso di alcol, droghe e alla devianza giovanile.In questo contesto, il SIULP evidenzia anche la necessità di agire con decisione sul degrado urbano. Un ambiente curato e sicuro contribuisce significativamente al benessere sociale e alla percezione di sicurezza da parte dei cittadini. Intervenire sulla riqualificazione degli spazi pubblici, migliorare l'illuminazione stradale e provvedere a una manutenzione costante, non solo previene atti di vandalismo e microcriminalità, ma contribuisce anche a ridare dignità e vivibilità ai quartieri. Il decoro urbano è una condizione imprescindibile per lo sviluppo economico e sociale del capoluogo catanzarese, poiché una città più vivibile è anche una città più attrattiva per investimenti e nuove opportunità.
Sono convinto – conclude il Segretario Morabito - che solo attraverso un approccio olistico e inclusivo, che consideri l'intera città come un unico tessuto sociale, investendo sulla prevenzione e sul miglioramento dell'ambiente urbano, sarà possibile affrontare efficacemente il disagio giovanile. Dobbiamo offrire ai ragazzi di Catanzaro strumenti, alternative e un ascolto vero, affinché possano tornare ad essere protagonisti positivi del loro futuro, in una città che si prende cura di loro”.
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