Disastro Fiumarella, Buccolieri: “Intitolare la stazione di via Milano alla memoria delle 71 vittime”
Il consigliere comunale Gregorio Buccolieri
17 dicembre 2022 08:31“È imminente una data nefasta per la città di Catanzaro e per la sua grande provincia : il 23 dicembre. In questo giorno dell’anno 1961, infatti, alle porte della Città si consumò un’immane sciagura ferroviaria, tra le più tragiche che la storia repubblicana ricordi e che, a causa dei ristretti mezzi di comunicazione dell' epoca e di una non spiccata sensibilità politica, non ha avuto l'eco che un evento di tale portata richiedeva.
Quell’anno, a due giorni del Santo Natale, un’ora dopo la partenza,avvenuta alle 6,43 dalla stazione di Soveria Mannelli con destinazione Catanzaro, un vagone del treno (composto dall’automotrice Breda M2.123 e dal rimorchio Breda RA 1006 delle Ferrovie Calabro Lucane) con a bordo 99 persone, all'imbocco del ponte della Fiumarella, deragliò schiantandosi sul greto del torrente medesimo causando il tragico bilancio di settantuno morti e 28 feriti.
Fra le vittime vi erano molti studenti pendolari provenienti da Decollatura (centro del reventino che ha pianse più vittime, ben 31), Serrastretta, Cicala, San Pietro Apostolo, Gimigliano e da altre zone della provincia che stavano raggiungendo Catanzaro per l’ultimo giorno di scuola prima delle festività natalizie.
L’antivigilia di Natale, che doveva essere serena e gioiosa si trasformò di colpo in una tragedia che lasciò sgomenta tutta la popolazione dell'istmo catanzarese e dell'intera regione.
Le bare tristemente schierate nel piazzale dell'attuale stazione della calabro-lucane di Via Milano ed i successi funerali che si svolsero nella Chiesa di San Giovanni in Catanzaro, fra le grida disperate dei congiunti, resero greve l'aria di quel natale mai dimenticato dai catanzaresi.
A seguito dell’incidente il traffico ferroviario rimase interrotto per alcuni anni fra l’indifferenza generale ed il recente crollo di un ponte ferroviario, non non lascia intendere sostanziali miglioramenti della situazione.
Oggi, dopo oltre 60 anni, non può bastare un'anonima targa posizionata in una sala di attesa. È venuto il momento, dunque, dopo oltre 60 anni, che gli enti e le autorità preposte commemorino degnamente il disastro, magari omaggiando, mediante l'intitolazione del piazzale prospicente l'attuale stazione della calabro di via Milano, la memoria dei 71 ragazzi che, a ben vedere, furono vittime dell'atavica arretratezza della nostra Calabria che non può, e non deve, essere sottaciuta”.
Gregorio Buccolieri, consigliere Comunale di Catanzaro