“Si discuta nella Commissione Ambiente del Consiglio regionale della ipotizzata realizzazione di un impianto trattamenti rifiuti con discarica nel comune di Dinami (VV) a cui la cittadinanza, nel corso di un'affollata e vivace riunione, ha ribadito la sua netta opposizione. L'incontro in Commissione era stato già programmato, ma è poi saltato anche perché si riteneva che il Dipartimento avesse fatto marcia indietro, in linea con quanto asserito dallo stesso Assessore all'Ambiente consapevole che simili iniziative non possono passare senza il consenso delle comunità".
È quanto asserisce il consigliere regionale Francesco Pitaro che aggiunge: "Uno scenario connotato da un'imposizione non è contemplabile né consigliabile dal punto di vista tecnico-giuridico, se si vuole recuperare su un argomento così delicato la fiducia dei cittadini. Agire in sede istituzionale, può dunque consentirci di impedire fughe in avanti, furbizie e inoltre, più in generale visto che il tema discariche è purtroppo tornato di stringente attualità, scongiurare il pericolo che si comprometta la tutela dell’ambiente vanificando, altresì, gli obblighi che abbiamo dinanzi all'Europa nella pianificazione di uno sviluppo sostenibile”.
Pitaro fa appello al presidente della IV Commissione Caputo e chiede che si metta in campo “ogni iniziativa politico-amministrativa che freni la scelta anacronistica della Giunta e del Dipartimento Tutela dell’Ambiente della Regione che viola ogni direttiva europea in materia di economia circolare. Come già sottolineato nella mozione presentata in Consiglio insieme al capogruppo di 'Io resto in Calabria' Anastasi, si tratta di una decisione assunta in assenza di una delibera del Consiglio comunale di Dinami e senza il coinvolgimento della comunità locale. L’intenzione propugnata a più riprese è la messa a valore del ricco patrimonio naturalistico? Bene – conclude Pitaro – si dimostri con i fatti, ascoltando la voce del comitato civico di Dinami che a piena ragione protesta e combatte strenuamente affinché i propri diritti non vengano calpestati".
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