Discriminazioni di genere e lavoro: l’impegno di ANMIL per un futuro più equo

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images Discriminazioni di genere e lavoro: l’impegno di ANMIL per un futuro più equo
Da sinistra: Donatella Soluri, Elisabetta Zaccone, Giusy Iemma, Lucia Fratto, Ornella Cuzzupi, Luigi Francesco Cuomo, Teresa Citraro, Benedetta Garofalo
  07 marzo 2025 17:31

di IACOPO PARISI

L'ANMIL Catanzaro ha presentato lo studio "Gender Gap: le discriminazioni che umiliano il ruolo della donna nella società italiana" in occasione della Giornata internazionale della donna presso la Sala Tricolore della Prefettura di Catanzaro. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di mettere in luce l’inadeguatezza del potere sociale, politico ed economico delle donne italiane, che sono ancora lontane dagli standard femminili dei paesi occidentali più avanzati e anche dai livelli dei colleghi italiani. Questo vale ancor di più per le donne che portano sulla propria pelle i segni dell’insicurezza lavorativa, e ancor di più per le donne immigrate che subiscono una doppia discriminazione, triplicata in caso di disabilità.

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L’evento è stato moderato dalla giornalista Benedetta Garofalo. I saluti istituzionali sarebbero dovuti essere portati dal Prefetto Castrese De Rosa, ma per impegni istituzionali è stato sostituito da Lucia Fratto, Vicecapo gabinetto della Prefettura. A intervenire sono stati il Vice Sindaco di Catanzaro Giusy Iemma, Luigi Francesco Cuomo, Presidente territoriale Anmil Catanzaro, Ornella Cuzzupi, Presidente dell’Osservatorio Regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro, Teresa Citraro, Direttore regionale INAIL Calabria, Donatella Soluri, Presidente della Commissione Provinciale per le Pari opportunità, ed Elisabetta Zaccone, Dirigente scolastico dell'IIS Petrucci-Ferraris-Maresca. Presente anche Luisa Caronte, Presidente Agenzia Formativa SISTEMI.

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Effettuando un breve focus sulla situazione attuale del gender gap in Italia, emerge che negli ultimi 50 anni il numero delle lavoratrici è quasi raddoppiato, passando da 5,6 a 10,2 milioni di unità, e la quota femminile è salita dal 28,6% al 42,5%. Tuttavia, persistono problemi strutturali difficili da superare: su quasi 24 milioni di occupati, 13,8 milioni sono uomini e 10,2 milioni sono donne. Il tasso di occupazione generale è del 62,1%, ma sale al 70,9% tra gli uomini e scende al 53,4% tra le donne. Sul piano economico, la retribuzione media annua per gli uomini è pari a 26.200 euro, mentre per le donne si ferma a 18.300 euro, con un divario del 30%. Tra i lavoratori immigrati, dei 3,3 milioni di dipendenti stranieri, 1,9 milioni sono uomini e 1,4 milioni sono donne, con una retribuzione media annua di 18.400 euro per gli uomini e 12.800 euro per le donne.

Luigi Francesco Cuomo, Presidente territoriale ANMIL Catanzaro, ha sottolineato come le donne immigrate siano relegate ai livelli più bassi della struttura lavorativa, indipendentemente dalla loro qualifica professionale. Ha evidenziato la necessità di portare all’attenzione pubblica questa "doppia discriminazione", che si aggrava ulteriormente in caso di infortuni sul lavoro. ANMIL offre supporto a queste lavoratrici con un Gruppo di Lavoro specifico composto da socie immigrate invalide del lavoro. Cuomo ha anche posto l'accento sulla necessità di equiparare il regime della rendita ai superstiti INAIL alla pensione di reversibilità INPS.

Giusy Iemma, Vice Sindaco di Catanzaro, ha evidenziato come la società sia cambiata rispetto a qualche decennio fa, ma l’inadeguatezza del sistema attuale continui a gravare sulle donne. Ha sottolineato l’importanza della sinergia tra istituzioni per costruire una rete di accoglienza e una società più resiliente e inclusiva. Ha ricordato come la pandemia abbia insegnato il valore dell’interdipendenza e dell’importanza di investimenti mirati per migliorare il welfare pubblico.

Ornella Cuzzupi, Presidente dell’Osservatorio Regionale contro le discriminazioni sui luoghi di lavoro, ha ribadito la necessità di creare politiche attive per l’inclusione delle donne. Ha portato i saluti del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, e sottolineato come negli ultimi cinque anni il numero di donne lavoratrici sia cresciuto, in particolare al Sud. Ha inoltre ricordato l’esistenza di un call center promosso da Palazzo Chigi, dove chiunque può segnalare episodi di discriminazione di genere.

Teresa Citraro, Drettore Regionale INAIL Calabria, ha posto l’attenzione sulla sicurezza delle lavoratrici, in particolare delle donne immigrate, spesso poco informate sulle norme di sicurezza scritte in italiano. Ha sottolineato come i dispositivi di protezione individuale siano progettati principalmente su modelli maschili e che le donne abbiano il 40% in più di effetti collaterali ai farmaci rispetto agli uomini. Inoltre, ha evidenziato la necessità di ridurre il rischio di infortuni durante il tragitto casa-lavoro.

Davvero preziosa la testimonianza di Naima, donna immigrata in Italia da 25 anni, riflette le difficoltà che molte donne straniere affrontano nel mercato del lavoro. Nonostante avesse competenze specifiche, è stata costretta a lavorare come colf e babysitter, senza accesso a contratti dignitosi o informazioni sui propri diritti. Durante la pandemia, ha dovuto affrontare lunghe attese per la retribuzione e contratti in nero, situazione che ha vissuto come umiliante. Tuttavia, ha continuato a studiare e, grazie alla formazione, è diventata mediatrice culturale. La sua esperienza evidenzia come la società debba superare gli stereotipi di genere e permettere alle donne, soprattutto quelle immigrate, di costruirsi un'autonomia lavorativa.

Donatella Soluri, Presidente della Commissione Provinciale per le Pari opportunità, ha sottolineato che l’8 marzo non deve essere solo una celebrazione simbolica, ma un’occasione di riflessione. Ha evidenziato come, sebbene siano stati compiuti passi avanti, esistano ancora profonde disuguaglianze. Ha parlato dell’importanza del diversity management come strumento per favorire un cambiamento concreto nelle dinamiche lavorative e sociali. Ha aggiunto che l'obiettivo, non solo oggi ma tutto l'anno, è quello di promuovere la cultura del rispetto e delle pari opportunità in ogni ambito e cercare di impegnarsi tutti quanti in maniera sinergica per raggiungere l'obiettivo 5 dell'Agenda 2030, ovvero la parità di genere, come previsto da questo documento fondamentale per lo sviluppo sostenibile.

Elisabetta Zaccone, dirigente scolastico dell'IIS Petrucci-Ferraris-Maresca, ha sottolineato il ruolo centrale della scuola nella promozione della parità di genere, come previsto dalla legge 62/2017. Ha raccontato come molte studentesse dell’indirizzo nautico abbiano intrapreso con successo carriere in settori tradizionalmente maschili. Ha concluso ribadendo la necessità di sensibilizzare già dalla scuola primaria per creare una cultura dell’uguaglianza.

L’incontro si è concluso con la proiezione di un video realizzato dagli studenti presenti all’evento, ponendo una domanda provocatoria: "Abbiamo davvero raggiunto la parità?". Il presidente Cuomo ha chiuso i lavori ringraziando i partecipanti e sottolineando la necessità di continuare su questa strada per garantire un futuro più equo e inclusivo per tutte le donne.

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