"Disseminazione finale", Lupia: "Erasmus significa mettere in relazione i popoli"

“Il progetto Erasmus significa mettere in relazione i popoli”. 

Ad affermarlo è Cristina Lupia, dirigente scolastico dell’istituto tecnico Grimaldi-Pacioli, nel corso dell’evento dal titolo, “Disseminazione finale”, Experimenta a community-based approach to STEM education (KA210-SCH) programa ERASMU+ europeo, organizzato proprio nella sede di via Turco a Catanzaro.

Poco prima di iniziare si esibisce dal vivo una band musicale formata da studenti del medesimo Istituto tecnico.

“Gli studenti hanno lavorato – afferma Annamaria Suppa, docente dell’istituto - siamo partner in piccola scala di un progetto di approccio olistico creando un modello che diventi pilota in tutta Europa. Oggi disseminiamo in città ma dovremo essere ambasciatori in tutta Italia”.

Durante la mattinata vengono proiettai due video descrittivi del museo del mare creato nella sede del quartiere marinaro e quello storico nella sede di via Turco.

L’assessore alla Cultura del Comune di Catanzaro Donatella Monteverdi afferma che “ormai viviamo in una comunità molto più larga e questo progetto fa sentire i nostri ragazzi non doversi dagli altri, e aldilà de social, Erasmus diventa un fattore si grandissima importanza”.

Dal canto suo, l’assessore al Turismo del Comune di Catanzaro Antonio Borelli dice che X factor è un fattore intangibile che consente di essere competitivi a livello mondiale”.

Mentre, Savina Moniaci docente dell’Istituto Malafarina di Soverato e coordinatrice del progetto Erasmus da circa 10 anni afferma “che questa esperienza è molto importante per la vita degli studenti”.

Moniaci riveste il ruolo di ambasciatrice del progetto Erasmus che significa “apprezzare la diversità di noi stessi nel nostro abito quotidiano”.

Tra gli intervenuti anche Caterina Mazzuca, docente di lingua, che ha già realizzato progetti di lingua a partire dagli anni Novanta

a.a.p.

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