Disservizi guardia medica quartiere Lido, Pd: "Frutto pessima organizzazione sanitaria regionale"

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La Guardia Medica del quartiere Lido di Catanzaro
  12 aprile 2023 13:36

Una delegazione di iscritti del circolo del Partito Democratico del quartiere Lido di Catanzaro ha accompagnato il reggente di sezione Giuseppe Runca in un sopralluogo presso la sede della guardia medica nel quartiere marinaro.

"Come già segnalato da diversi cittadini - scrive in una nota la locale sezione Pd - il presidio sanitario risulta chiuso senza peraltro dare indicazioni su sedi alternative presso le quali recarsi in caso di bisogno. Inoltre, risulta esposto un cartello con degli orari di espletamento del servizio che però non corrispondono alle reali aperture (sempre che ce ne siano) del punto di continuità assistenziale".

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"I disaggi dei residenti, più volte segnalati, sono destinati ad aumentare nei prossimi mesi con l’avvio della stagione estiva e il conseguente incremento della popolazione che frequenterà per vari motivi il quartiere. 

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Relativamente alla questione guardie mediche, in Calabria ci sono 327 presidi per una popolazione di poco inferiore ai 2 milioni abitanti, vuol dire 1 guardia medica ogni 5.900 cittadini. A livello nazionale il dato è di 1 ogni 20.000 abitanti circa. 

A quanto pare, a detta dell’ASP, il problema sarebbe riconducibile alla carenza di medici disponibili. Dando però un’occhiata ai dati dell’annuario statistico del servizio sanitario nazionale per l’anno 2021 emerge che il numero di ‘medici titolari’ per il servizio di continuità assistenziale per la Calabria era di 721. Se si rapporta questo dato alla popolazione calabrese emerge che esiste un medico titolare ogni 2.690 abitanti contro una media nazionale di uno ogni 9.000. Giusto per fare un esempio, in Veneto a fronte di una popolazione di quasi 5 milioni di abitanti, i ‘medici titolari’ di guardia medica sono 556.

Non risulta quindi, almeno dalla lettura dei dati del Ministero della Sanità, una carenza di medici tale da giustificare le inefficienze del servizio di continuità assistenziale e il mancato presidio territoriale.

A nostro avviso invece tutto è riconducibile alla pessima organizzazione della sanità regionale che sta raggiungendo picchi negativi proprio con la gestione targata Occhiuto. Una gestione caratterizzata da annunci a effetto che non trovano alcuna corrispondenza positiva nella vita reale dei cittadini.

Lasciare scoperta da questo servizio un’area della città in cui risiedono più di 20.000 abitanti è un grave atto di irresponsabilità istituzionale che andrebbe subito sanato. 

A riguardo il circolo ha già provveduto a segnalare la questione ai rappresentati istituzionali regionali e cittadini del Partito Democratico che si sono già attivati per fare chiarezza sul problema".

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