Dissesto a Janò, 104 residenti con l’avvocato Francesco Pitaro diffidano il Comune di Catanzaro

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L'avvocato Francesco Pitaro
  17 ottobre 2023 11:40

 Dopo gli eventi alluvionali di oltre tredici anni fa il quartiere Janò a Catanzaro si trova ancora in condizioni di precarietà e trascuratezza e mancano servizi pubblici essenziali.

Per questo motivo 104 residenti nel quartiere Janò con l’avvocato Francesco Pitaro hanno notificato un atto di diffida al comune di Catanzaro con contestuale esposto al Prefetto di Catanzaro.

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Si legge nell’atto “che in data 11/2/2010 si sono verificate fortissime e persistenti precipitazioni che hanno colpito il quartiere Janò e che hanno provocato gravissimi danni al territorio, alle abitazioni ed alle strade che attraversano il quartiere;che, infatti, a causa degli effetti dannosi, certificati anche a seguito dei sopralluoghi svolti dalla Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco, sono state emesse ordinanze di sgombero di numerosi immobili/abitazioni; che, infatti, più precisamente, ad oggi, la viabilità risulta ancora precaria e in alcuni tratti le strade sono finanche impercorribili (Casalicchio-Sbarriano-Chiriaco) e il sistema fogniario, interrotto in più tratti a causa della frana, è privo dell’impianto di sollevamento e pertanto la fogna scorre a cielo aperto;che, inoltre, la circolazione veicolare è pericolosa a causa della manomissione della segnaletica stradale e a causa del mancato rispetto dell’ordinanza emessa dal Comune di Catanzaro a seguito dell’alluvione; che, inoltre, il quartiere non è servito dai mezzi di trasporto pubblico; che, inoltre, non si provvede nemmeno alla pulizia e manutenzione dei pozzi e canali con i pericoli evidenti che possono derivare dall’arrivo delle piogge;che, in buona sostanza, il quartiere Janò, a distanza di oltre tredici anni, si trova in condizioni di manifesta e totale precarietà ed anche in condizioni igienico/sanitarie pericolose (fogna a cielo aperto) che non permettono ai cittadini del quartiere di vivere per come dovrebbero".

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E ancora. "Sono violati i diritti primari dei residenti nel quartiere Janò che da oltre un decennio sono costretti a vivere in un quartiere in cui mancano le condizioni essenziali per permettere loro di vivere in modo decoroso e dignitoso; che sarebbe, inoltre, utile sapere se il Comune di Catanzaro ha presentato progetti da finanziare con i fondi del PNRR destinati alla mitigazione del rischio idrogeologico con specifico riferimento al quartiere Janò e se gli stessi risultano essere stati accolti ed effettivamente finanziati; che occorre, pertanto, che il Comune di Catanzaro si occupi energicamente del quartiere Janò che non solo ha subito l’eccezionale evento alluvionale con conseguente devastanti per gli incolpevoli abitanti ma, ad oggi, ad oltre tredici anni dai fatti, il quartiere Janò si trova in condizioni di inabitabilità ed invivibilità con evidente violazione del decoro e della dignità dei residenti”.

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In conclusione dell’atto l’Avv. Francesco Pitaro nell’interesse dei 104 residenti “invita e diffida  il Comune di Catanzaro, in persona del Sindaco in carica  Nicola Fiorita, a voler, immediatamente e nel più breve tempo possibile, occuparsi in modo prioritario del quartiere Janò di Catanzaro accertando se tutte le attività e i lavori previsti a seguito degli eventi alluvionali del 11/2/2010 siano stati completati ed eseguiti a regola d’arte e a voler ripristinare le condizioni minime ed essenziali di vivibilità del quartiere Janò che, ad oggi, presenta, come già sopra esposto, manifesti segni di trascuratezza e precarietà, nonché a voler garantire ai residenti nel quartiere Janò il godimento dei diritti primari ed ineludibili nonché dei servizi pubblici essenziali al fine di poter loro permettere una esistenza decorosa e dignitosa. Chiede che il Comune di Catanzaro voglia comunicare se sono stati elaborati progetti diretti a mitigare il rischio idrogeologico, con specifico riferimento al quartiere Janò, da finanziare con i fondi PNRR e se gli stessi sono stati effettivamente finanziati” Viene inoltre rilevato che “Il presente atto viene trasmesso anche al Prefetto di Catanzaro affinchè quest’ultimo, in merito ai gravi fatti esposti, e nell’esercizio dei propri poteri e delle proprie prerogative di legge, voglia assumere ogni utile iniziativa al fine di permettere ai residenti del quartiere Janò di Catanzaro di poter godere dei diritti primari e dei servizi pubblici essenziali e di poter condurre una esistenza dignitosa e decorosa”.

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