17 novembre 2020 17:46
Nonostante la richiesta ufficiale il Nuovo Sindacato Carabinieri interviene di nuovo, "purtroppo e viste le problematiche esistenti, sulla distribuzione delle tute da ordine pubblico in Calabria. Negli ultimi giorni alcune compagnie Carabinieri hanno proceduto alla distribuzione del vestiario in argomento e dai dati raccolti è emerso che le vestizioni (kit completo da OP) venivano suddivise tra i militari, raggiungendo una distribuzione uniforme del nulla". Così in una nota della segreteria nazionale del Nuovo sindacato carabinieri.
"Tutti i militari hanno avuto qualcosa, - prosegue la nota - ma in realtà quasi tutte le stazioni dipendenti non sono nelle condizioni di poter svolgere servizio equipaggiati in modo uniforme, cozzando contro i criteri di prevenzione che solo attraverso uniformi sanificabili in modo domestico e rapido possono essere garantite. Anche i cinturoni sono stati consegnati in quantità limitata, in alcune stazioni manca a metà del personale, mentre i di distintivi di grado sono diventati dei veri e propri oggetti del desiderio, inesistenti per (quasi) tutti. È doveroso fare alcune considerazioni: se si tratta di una nuova fornitura, perché non è sufficiente per tutti?; se invece era materiale in giacenza, chi era responsabile di provvedere all’approvvigionamento per ovviare alle deficienze logistiche?; chi ha deciso di suddividere i kit completi da OP, rendendo di fatto inefficace questa vestizione?; perché ancora sussistono queste situazioni di deficienza logistica se siamo in emergenza nazionale da marzo?".
"Le intenzioni del Comando Generale di permettere a tutto il personale di svolgere il servizio in tute da OP, specialmente nelle zone a più alto rischio, - si legge ancora sulla nota del sindacato - vengono disattese perché si suddivide il già insufficiente materiale a disposizione per tutti i militari, raggiungendo il risultato di ledere la Sicurezza dei Carabinieri, visto che i servizi esterni non possono essere svolti come previsto dalle disposizioni del Comando Generale per la mancanza di uniformità".
"I Carabinieri che prestano servizio in Calabria hanno gli stessi diritti di essere tutelati come i Colleghi che prestano servizio in Piemonte, Valle d'Aosta e Lombardia, e in tutte le regioni in zona rossa (e non solo, visto il continuo cambio di assetto sanitario deciso dai susseguenti DPCM e ordinanze regionali. Perché in alcune Legioni, come la Calabria, nonostante la situazione di emergenza esistente da marzo scorso, i Carabinieri ancora non dispongono dell'equipaggiamento in questione - conclude il sindacato - mentre in altre si svolge il servizio in tuta da OP, considerando le criticità sanitarie che ne conseguono? È una chiara dimostrazione di violazione della legge 81/2008".
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