Disturbi alimentari, anche il CASM scende in piazza contro l'azzeramento del fondo

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  18 gennaio 2024 17:24

Il CASM - (Coordinamento associazioni per la salute mentale - Organizzazione di Volontariato), conferma la sua presenza alla manifestazione di giorno 19 gennaio indetta contro l'azzeramento del Fondo nazionale per il contrasto dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione non rifinanziato in Manovra.
Non convince la “pezza” messa dal Governo. Per le associazioni che si occupano del tema, l’annuncio del ministro della Salute Orazio Schillaci di voler stanziare 10 milioni per il 2024, attraverso il decreto Milleproroghe, si tratta di una beffa evidente, considerato che il Fondo azzerato prevedeva lo stanziamento di 25 milioni di euro, in due anni. Somma che, comunque, si era rivelata insufficiente.
Desta preoccupazione, inoltre, la disattenzione della maggioranza politica a livello nazionale e regionale verso il tema dei disturbi alimentari. Perciò, la manifestazione oltre ad essere confermata si allarga con la denuncia dell’inadeguatezza delle risorse destinate ai DCA e per chiedere l’applicazione della legge del 2021, che prevedeva la creazione di un’area specifica all’interno dei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) per i DCA.
Un’implementazione che richiederebbe l’allocazione di un budget specifico, garantendo che ogni regione attui i livelli essenziali di assistenza per queste malattie.
Le promesse oltre che essere mantenute possono essere migliorate. La cura dei disturbi alimentari richiede un approccio specializzato al di fuori dei reparti psichiatrici ordinari e la mancanza di finanziamenti mette a rischio i posti di professionisti e di personale e la disponibilità di strutture dedicate alla cura di queste malattie.

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