Diverse sfumature e il valore dell'unità, alcuni spifferi dall'assemblea di Cambiavento

La salvaguardia dell’unità del movimento. È il concetto che più di ogni altro ha ruotato nel corso dell’assemblea di ieri di Cambiavento. L’incontro è stato una sorta di check up sullo stato di salute della forza politica civica a due anni dalle amministrative. Iniziato nel tardo pomeriggio, ha registrato una decina di interventi con una sessantina di partecipanti in totale. Il leader Nicola Fiorita ha “sintetizzato” le diverse sfumature emerse nel corso dell’adunata. I messaggi principali veicolati dal docente universitario sono stati quelli di un movimento che ha bisogno di “strutturarsi” e “radicarsi sul territorio”, perché l’obiettivo resta quello di vincere le prossime elezioni comunali. riscaldare i motori in vista di un non esclusa fine anticipata della consiliatura. Non è stato eluso il tema Jasmine Cristallo (leggi qui), con Fiorita che ha detto che è stata una scelta in libertà e che comunque i percorsi diversi non confliggono.

A qualche ora dalla riunione Fiorita pubblicamente ha scritto: “Ieri ci siamo ritrovati dopo la pausa estiva. È stata una assemblea straordinaria, viva e partecipata. Sono passati quasi 3 anni da quando tutto è iniziato ma la passione di chi ha costruito e animato Cambiavento non si è sopita. Siamo ancora tutti qui a lavorare per una città diversa, per una Catanzaro che si sbarazzi di clientele, piccoli interessi personali, beghe di condominio e guardi al futuro con orgoglio, competenze, fantasia. Ci vuole ancora più Cambiavento hanno detto tutti. E così sia. Faremo ancora di più, tutti insieme, per Catanzaro”. 

Il non detto su Facebook è che si è discusso anche di possibili aperture ad altri partiti. Su questo Fiorita ha rispolverato l’indole di Cambiavento di voler ascoltare tutti proprio perché si parte dall’idea di un progetto di governo. Un filo di tensione, ma il pre-partita lasciava presagire qualcosa di più, si è sollevata sul finale con il secondo intervento di Gianmichele Bosco. Il consigliere comunale, pur iscrivendosi alla “lista dell’unità”, ha premesso delle condizioni sul con chi allearsi. Non contano solo i punti programmatici ma anche con quali espressioni politiche si stringono degli accordi. L’assemblea non è stata “risolutiva”, nel senso che la posizione di Bosco sarà discussa meglio in un ulteriore incontro che dovrebbe avvenire a stretto giro. (g.r.)

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