Dl Cutro su immigrazione, Pisano (FdI): "Da Fiorita tanta utopia senza pragmatismo"

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  17 aprile 2023 18:36

Riceviamo e pubblichiamo la nota del portavoce FdI Catanzaro, Pierpaolo Pisano. 

"È incomprensibile la pervicacia della sinistra italiana nel voler strumentalizzare il tema dell'immigrazione clandestina che oggi, finalmente, trova un approccio pragmatico del governo attraverso il dl Cutro.

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Non riesce ad esimersi dal muovere critiche prive di concretezza il sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita e cede anch'egli alla tentazione di voler cavalcare l’onda di un politicamente corretto lontano da un sano pragmatismo che invece dovrebbe essere prassi del suo quotidiano visto il suo ruolo di amministratore.

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Potrebbe chiedere al sindaco di Roccella Ionica che, al di là della propria appartenenza alla sinistra, è ogni giorno impegnato a far fronte all’emergenza migratoria. Ecco lo chieda a quei sindaci impegnati da anni sul campo sul fronte degli sbarchi se il problema migratorio è un’emergenza o meno.

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Se fosse per la sinistra ed il sindaco Fiorita l’emergenza immigrazione clandestina dovrebbe essere affrontata esclusivamente con una accoglienza totalizzante e priva di garanzie di una vita migliore per i tanti disperati che arrivano in Italia. Senza un lavoro, sfruttati e inevitabilmente costretti a divenire manovalanza per la criminalità organizzata.

Il sindaco critica il sistema dei rimpatri in assenza dei quali gli scafisti farebbero man bassa potendo mettere in atto un sistema di selezione “economica” di chi deve arrivare in Europa.

Ed infine, parla di inclusione Fiorita ed inevitabilmente ci viene da pensare a quale modello inclusivo pensa il sindaco. Quello del deputato Soumahoro o quello dell’ex sindaco condannato Mimmo Lucano? Insomma, il modello di gestione dell’immigrazione della sinistra e di Fiorita è tutto improntato su un approccio utopico e privo delle condizioni necessarie e sufficienti in termini di civiltà e sostenibilità sociale ed economica.

Il problema dell’immigrazione clandestina persiste da venti anni, oggi il governo lo affronta con un cambio di paradigma e chi lo critica non si rende conto di quanto siano deboli le proprie teorie. Tesi deboli di chi, per venti anni, ha deciso “civilmente” di rimandare a data da destinarsi il problema voltandosi dall’altra parte".

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