Domani associazioni di categoria e associazioni in piazza Prefettura danno il via al "Patto per il territorio Catanzarese"

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Patto per il territorio Catanzarese
  27 novembre 2020 18:13

Domani, sabato 28 novembre, alle ore 10, in piazza Prefettura per il “ Patto per il territorio Catanzarese”. Tanti le realtà sindacali ed associative che aderiscono all’iniziativa.

Confcommercio, Confartigianato, Confesercenti, Confagricoltura, Confimpresa, CNA, Confapi, Cicas, Eu, Lions, Centro studi politico-sociali Francesco Caporale, Alleanza Civica per Catanzaro, Liberamente Calabria, Catanzaro nel Cuore, Mirabilia, Associazione Avvocati dei Consumatori, Venti da Sud, Confassociazioni-#Confincerto, Catanzaro è la mia città e Commercianti Catanzaro Centro TRE V: queste tutte le realtà aderenti.    

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“Il drammatico momento che vede coinvolta la nostra Regione ed il nostro capoluogo – si legge nella nota - divenuta, come tutta la regione, zona rossa a causa della mancata/cattiva gestione dell’emergenza sanitaria in corso, impone l’adozione e definizione di un documento condiviso tra esponenti della società civile e politica, associazioni di categoria e dei lavoratori che metta nero su bianco le gravi criticità del nostro territorio. Occorre, senza più alcun indugio, fare esplodere la drammaticità del problema del sistema sanitario calabrese, onde consentirne la riorganizzazione a protezione della vita delle persone, delle famiglie, delle imprese e dei loro lavoratori. L’urgenza di ricostruire la sanità pubblica nella regione deve avvenire in un contesto di trasparenza ed efficienza che annulli definitivamente il privilegio a favore di interessi forti e clientelari a scapito del diritto alla salute della popolazione”.

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“Affrontare e dirimere - scrivono - la questione sanità comporterebbe, innanzitutto, il venir meno di un annoso fenomeno quale quello della migrazione sanitaria con evidenti ripercussioni negative in termini economici e di disagio sociale. Considerato che i soggetti sottoscrittori del presente documento concordano sulla inderogabile comune volontà di garantire in questo tragico momento storico un richiamo alla responsabilità territoriale ed all’unione delle categorie economiche e sociali.

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I soggetti aderenti reputano fondamentale i concetti di cittadinanza ed impresa come categorie politiche che superano ogni tipo di appartenenza partitica. Lo scopo è quello di promuovere un modello di condivisione di intenti e modalità operative che consentano di raggiungere i basilari obiettivi di una sana società civile moderna, in alternativa ad un sistema destinato a collassare.

Tanto Premesso i soggetti aderenti: - ritengono necessario condividere il progetto de quo dando un forte segnale di unità al territorio; - intendono intraprendere azioni volte ad ottenere un risarcimento per i gravi danni subiti quali conseguenze dei comportamenti lesivi e/o omissivi che hanno determinato l’attuale situazione; - intendono avvalersi del principio della partecipazione civica alla vita pubblica che è loro demandato dalla costituzione italiana (principio riaffermato dalla normativa europea); - concordano sulla necessità di avviare azioni comuni tese a programmare uno sviluppo locale sostenibile scongiurando la possibilità che il territorio prosegua nel proprio declino economico e sociale; - condividono la necessità di dare forti segnali di discontinuità con le politiche sino ad ora adottate dalle diverse amministrazioni che, ai vari livelli, non hanno prodotto i risultati attesi a favore del territorio; - ritengono doveroso affrontare unitariamente il tema della sanità calabrese, posto che lo stesso rappresenta un elemento prioritario rispetto allo sviluppo sociale ed economico del nostro territorio”.

“In una comunità – concludono - priva delle basi necessarie per trasmettere e mantenere i valori primari della vita, le imprese (e l’occupazione che ne deriva) non potranno mai assurgere ad un livello di sviluppo tale da esprimere il proprio potenziale. l documento rimane aperto alla sua sottoscrizione a chiunque ne condivida i principi e senta la necessità di fornire un apporto costruttivo alla costituzione di un nuovo rapporto tra politica e territorio non basato solo sul carattere dell’emergenza”.

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