di DON FRANCESCO CRISTOFARO
La settimana santa inizia con la domenica delle Palme. Innanzitutto un momento di gioia che ricorda l’ingresso festante di Gesù a Gerusalemme. Un momento importante per i cristiani che in questo giorno accorrono in chiesa con rami di ulivo e di palma per la benedizione. Un gesto significativo che non deve essere inteso come rito scaramantico o come portafortuna ma un segno che è allo stesso tempo desiderio e impegno: scegliere di vivere con Cristo, vera pace e adoperarsi perché la pace regni nei cuori, nelle famiglie, nella società, tra le nazioni, nel mondo intero. Facciamo si che questo giorno diventi un’ulteriore momento di preghiera per invocare con forza il dono della pace.
La domenica delle Palme diventa allora, una vera testimonianza: “Sono un uomo di pace e scelgo la pace”.
La lettura della Passione ci porta però nei momenti più tristi e drammatici della vita di Gesù. È l’ora della Passione.
La lettura del Vangelo della Passione inizia proprio con il tradimento di Giuda. Quando la verità viene combattuta, rinnegata, nascosta, alla base c’è sempre qualcuno che la rinnega o se la vende. Giuda l’ha venduta per 30 denari. Oggi la si vende per un posto di prestigio, per false amicizie o per coprire immoralità e menzogne ed è sempre attuale il detto “è meglio che perisca uno solo”.
In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. (dalla lettura della Passione)
Per continuare nell’intento di distruggere la verità bisogna che si aggiungano menzogne su menzogne, tranelli a tranelli. Si fanno incontri segreti per studiare il male. Ci si allea per combattere il bene. Per amore della verità si inscenano processi apparentemente leciti ma già segnati dalla decisione da prendere. I sommi sacerdoti cercavano testimoni falsi. Pilato non ascolta la voce della moglie che lo invita a non aver nulla a che fare con quel giusto. Si fanno indagini. Pilato chiede, interroga, incontra testimoni. Tutto è già deciso. Falsi testimoni, uomini corrotti e alla fine, il giusto viene accusato e un assassino di nome Barabba viene graziato.
I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesù, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono: «Costui ha dichiarato: “Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”». Il sommo sacerdote si alzò e gli disse: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio». «Tu l’hai detto – gli rispose Gesù –; anzi io vi dico: d’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo».
Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E quelli risposero: «È reo di morte!». Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono, dicendo: «Fa’ il profeta per noi, Cristo! Chi è che ti ha colpito?». (dalla lettura della Passione)
Anche chi sta vicino a Gesù scappa, lo abbandona, ma non tutti. I discepoli per primi avevano seguito il Messia. Con i loro occhi avevano visto, udito, toccato. Eppure nel momento della prova gli hanno voltato le spalle. Non c’erano neanche nel momento della sua morte, al suo “funerale”. Povero Gesù. Li hai aiutati, sfamati, protetti, difesi, scelti e alla fine lo hanno rinnegato.
Ma qualcuno è rimasto. Giovanni che aveva ricevuto tanto amore non ha mai dimenticato ciò che tu avevi fatto per lui ed è rimasto sotto la croce, nel momento più duro, quando sembrava che stessero vincendo gli accusatori. Maddalena è rimasta perché non poteva dimenticare tutta la misericordia che tu le hai usato. La tua mamma è rimasta fino alla fine, divenendo martire per amore.
Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.
Tutto è compiuto. Tutto è finito. Molti avranno pensato: “è morto il leader, presto questi fanatici si disperderanno”. La morte non è la fine ma l’inizio di una nuova storia. Gesù è risorto. Che grande storia è iniziata con la sua risurrezione. In ogni angolo della terra oggi ci sono cristiani che nel nome di Gesù operano meraviglie, accanto dei più fragili, annunciando il vangelo della misericordia, operando nel silenzio e amore.
A noi la scelta. Da quale parte vogliamo stare? Scegliamo la verità anche contro il mondo e le false seduzioni? Scegliamo di rinnegare Cristo per una gioia effimera che presto svanirà? Cosa e chi vogliamo scegliere? Auguro a tutti di poter essere figli della luce, discepoli di pace, cristiani dal cuore ricco dell’amore di Gesù.
Vi benedico e prego per voi. Buona settimana santa a tutti. Domenica delle Palme.
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