Un anno al medico di guardia che non riconobbe i sintomi dell’infarto. A morire il 17 luglio 2017, Stasi Domenico di 53 anni, padre di due di figlie.
Il medico di guardia in servizio presso il distretto sanitario di Rossano, non sarebbe stata in grado di riconoscere i sintomi di un infarto e dopo aver visitato il Sig. Stasi Domenico anziché disporre il ricovero per gli ulteriori accertamenti del caso, avrebbe invitato lo stesso a fare ritorno a casa consigliando l’assunzione di un antidolorifico. Il giorno dopo Stasi Domenico moriva sul posto di lavoro ove si era recato a seguito delle rassicurazioni del medico.
Appreso del decesso del Sig. Stasi Domenico, il medico di guardia avrebbe quindi alterato il registro delle prestazioni della guardia medica nel tentativo di giustificare la propria condotta omissiva.
Ad aggravare la posizione del medico di guardia, sono state raccolte le dichiarazioni testimoniali dalle quali emergeva che il medico di guardia, oltre del malessere e dello stato di spossatezza del paziente, era stato avvisato anche del carattere ereditario della patologia cardiologica.
Nel Maggio 2023, il Tribunale di Castrovillari in composizione monocratica Giudice Dott.ssa Marianna Ferrante, aveva condannato l’imputato, per il reato di omicidio colposo, alla pena di anni uno di reclusione e al risarcimento dei danni in favore dei familiari costituiti parti civile.
Il medico di guardia, per il tramite dei sui legali di Fiducia, avv. Nicola Carratelli e avv. Francesco Santelli, ha inteso appellare la sentenza di primo grado. Ieri, la Prima Sezione Penale della Corte d’Appello di Catanzaro, presieduta dalla dott.ssa Loredana De Franco, a latere dott.ssa Ippolita Luzzo e dott.ssa Carmela Tedesco Consiglieri, condividendo le motivazioni del Procuratore Generale, Dott. Maffia Luigi Salvatore che si è opposto alla richiesta di annullamento avanzata dalla difesa della Dottoressa e dopo aver ascoltato la discussione del legale delle parti civili, Avv. Arturo Bova, al termine della Camera di Consiglio, ha confermato la sentenza del Tribunale di Castrovillari del 3 Maggio 2023.
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