Don Andrea Perrelli: “Si recuperi il rispetto che hanno snaturato il nostro vivere umano nella vita, oltre la morte”

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Don Andrea Perrelli
  22 giugno 2025 17:17

di DON ANDREA PERRELLI

",,, Dammi, anche di quel pane, spezzalo,e la speranza trabboccherà sulla terra un giorno, sceglierà il succo della vite, come sacramento del sabato eterno".(Vescovo Tonino Bello).

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Abbiamo celebrato la Solennità del Corpus Domini questa mattina nel Campo Santo, "adagiati a gruppi", con i Nostri Cari in Cielo entrando in una comunione viva, in una danza di ricordi, ravvivando  la nostra fede nel grande mistero dell’Eucarestia, contemplando Gesù:” Una unione, ci attrae, dove Lui è presente in ogni situazione, per donare consolazione e pace, in un unico abbraccio senza eccezione"...

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Un prete deve essere contemporaneamente piccolo e grande, semplice e naturale, un uomo che si è battuto con Dio, che non si abbassa davanti ai potenti, un portatore di innumerevoli doni. Un uomo sul campo di battaglia, con la saggezza dell età e la fiducia di un bambino. teso verso l'alto, i piedi a terra, fatto per la gioia, esperto nel soffrire, lungimirante, che parla con franchezza, un amico della pace, un nemico dell inerzia, fedele per sempre". ( Da una filastrocca medioevale tedesca, trovata a Salisburgo.)

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L' anonimo autore, dinanzi al medico dei corpi e delle anime, mi ha ricordato, come le descrizione appena fatta, sia non un facile possesso, ma un progetto, una promessa verso cui tendere, pastore pellegrino nel tempo, con i Dormienti, pellegrino di speranza: Io ci Sono. Il senso profondo della politica è il bene comune, la buona politica deve guardare sempre a questo.

La dottrina Sociale della Chiesa, è uno scrigno che racchiude il bene comune, dove il "potere è servizio" (Papa Francesco).

Creare un legame in cui ci si guarda negli occhi nel rispetto reciproco. C'è qualcosa che và recuperato: il rispetto che hanno snaturato il nostro vivere umano nella vita, oltre la morte. Dinanzi a tanti squilibri non si può tacere: “in quel verbo risolvere che è il cuore stesso della dignità di ogni persona viva o morta, per essere testimoni credibili, nel nostro territorio. ",,, Dai è un imperativo bellissimo. Non si tratta solo di dare se stessi, giocarsi. Si tratta di darsi per gli altri". (Papa Leone IV, 15 giugno 2025)

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