di DON ANDREA PERRELLI
Un monaco del XIII secolo, descrive questo incontro tra Cristo e Maria Maddalena, mettendo sulla bocca di Gesù queste parole: "tu sei là, fuori, a piangere presso la tomba: il tuo cuore è la mia tomba. E li io non sto morto, ma riposo vivo per sempre. La tua anima è il mio giardino. Avevi ragione di pensare che io fossi il giardiniere. Lavoro nel mio Paradiso e sorveglio tutto ciò che qui accade. Le tue lacrime, il tuo amore, il tuo desiderio, tutte queste cose sono opera mia. È dunque anche fuori che io ti apparirò, per farti trovare nell'intimo del tuo essere, colui che tu cerchi altrove".
Nella Festa di Santa Maria Maddalena, dove all'esclamazione dolorosa: "hanno portato via il Signore", si chiude con l'esplosione gioiosa: "ho visto il Signore", come Cappellano, cittadino della città dei morti, per diritto di chiamata evangelica, dopo la Solennità di San Vitaliano appena celebrata, vorrei sottolineare: siamo stimolati a non essere smemorati della nostra vocazione di Catanzaresi, ma a non vivere a un livello puramente istintivo, naturale, in balia di un "fischio", che, scanza, passa oltre.
Nessuno può dirsi estraneo alle sorti della città, nessuno può dire: io non c'entro. Siamo tutti sulla stessa strada. L'icona del "fischio" di San Vitaliano, ispiri la verità e la gentilezza, nel primato della coscienza. "il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me". Kant è sempre un invito attualissimo!.
San Vitaliano sà fischiare: un fischio pulito, forte, la forza degli umili, coraggioso, saggio di parole, e il Signore è con Lui, anticipando nella fermezza e nella gentilezza, il senso promettente e sorprendente della vita della città: delicatezza, attenzione, apertura: accogliere e farsi accogliere. San Vitaliano con il suo"fischio" che, esplode dalla sua interiorità, benedica il nostro Camposanto!
Siate benedetti, voi che siete forti e sapete resistere nelle prove, respingendo proclamazioni vuote e dimostrazioni inutili, come sempre si è fatto, con gentile fermezza, sdradicando tutto ciò che, ostacola il primato della verità nella coscienza. Siate benedetti tutti dal Santo Vescovo Vitaliano, con la sorridente preghiera dei nostri cari: donne e uomini di questa "amatissima e cara Catanzaro" (Vescovo De Riso), di ogni condizione e in ogni situazione. Il nostro Santo Patrono Vitaliano, vi incoraggi con il Suo esempio, interceda per voi, presso Dio e vi raduni come un popolo che sà lavorare, sà sperare, sà cantare.
"Vi invito per tanto ha sviluppare la Dottrina Sociale della Chiesa insieme al popolo di Dio, in questo periodo storico di grandi rivolgimenti sociali, ascoltando e dialogando con tutti. C'è oggi un bisogno diffuso di giustizia, una domanda di paternità e di maternità, un profondo bisogno di spiritualità, soprattutto da parte dei giovani, degli emarginati, che non sempre trovano canali efficaci per esprimersi. C'è una domanda crescente di Dottrina Sociale della Chiesa a cui dobbiamo dare risposta". (Papa Leone XIV). Perché sia San Vitaliano.
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