Don Francesco Cristofaro racconta la missione e il carisma dell’Istituto Nazionale Azzurro

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  10 giugno 2022 10:03


di DON FRANCESCO CRISTOFARO

«Ogni volta che avete fatto queste cose a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l'avete fatto a me» (Mt 25,40). A distanza di migliaia di anni, queste parole risuonano ancora oggi ai nostri cuori  chiamati a fare dell’amore fraterno la regola di vita. Nell’altro da sfamare, vestire, aiutare, visitare si incontra il volto di Cristo affamato, assetato, forestiero, nudo, malato. Queste parole di Gesù scavano i cuori fino a muovere tante persone di buona volontà a pensare il bene, a farlo, a progettarlo, senza fermarsi anche quando si potrebbero incontrare difficoltà e ostacoli. È con questo intento che nasce dalla mente e dal cuore del Cav. Lorenzo Festicini l’Istituto Nazionale Azzurro il primo Agosto del 2017 dal forte desiderio di creare una “casa” con un’unica porta, l’amore e con le sue tante finestre affacciate sul mondo. «Il nome Azzurro – ci spiega il Fondatore – simboleggia la grandezza sconfinata del cielo e il desiderio di tendere verso l’alto; rappresenta il distacco dai valori terreni e l’ascesa dell’anima verso Dio.». l’Istituto è un’associazione umanitaria operante in territorio nazionale ed internazionale, che persegue finalità culturali, di studio, di ricerca e di solidarietà favorendo ed incentivando il dialogo e lo scambio interculturale ed interreligioso tra i popoli; apolitica e apartitica, senza scopo di lucro. 


«La finalità primaria – prosegue Festicini – è divulgare il senso civico, il significato di giustizia e di fede, il valore della pace, il rispetto delle Istituzioni dello Stato e della Chiesa, con incontri, giornate di sensibilizzazione, letture collettive, momenti di formazione e  confronto tra i partecipanti e i Membri del nostro Comitato Scientifico: figure altamente professionalizzate, tra cui Medici, Avvocati, membri delle forze dell’ordine e Prelati che, attraverso il loro impegno, offrono in maniera gratuita un valido spunto di riflessione».
Quest’Anno l’INA ha celebrato i suoi primi cinque anni di vita. Tante le iniziative portate avanti e missioni umanitarie. L’inizio delle celebrazioni del quinquennio hanno già visto due momenti importanti. Nel mese di Maggio lo stesso Presidente con una delegazione dell’INA, accompagnati da Mons. Giulio Cerchietti, Officiale della Congregazione dei Vescovi e Responsabile Internazionale degli ordinariati militari, hanno vissuto una intensa missione in Benin. Lo scorso 3 giugno, invece, a Roma nella Chiesa San Bernardo alle Terme la lunga giornata ha avuto inizio con la celebrazione della Santa Messa presieduta da Sua Eminenza il Card. Angelo Comastri, alla presenza di eccellentissimi vescovi e presbiteri oltre che dei membri dell’Istituto stesso. Le celebrazioni si sono poi spostate presso il Circolo degli Ufficiali dove sono stati assegnati i premi dell’INA, scegliendo quest’anno il tema della pace. Tra i premiati la Santa Sede nella persona del Segretario di Stato il card. Pietro Parolin. Altro riconoscimento importante al Procuratore della Repubblica Nicola Gratteri. 

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Non sono gli squilli di tromba a fare cose grandi ma le piccole gocce che cadono nel mare: ogni giorno tutti i membri dell’Istituto Nazionale Azzurro si impegnano mettendo a disposizione il tempo, la professionalità, rafforzati e sostenuti dalla fede, a servizio dei “piccoli” del Vangelo. Gente che non ha nome, occhi e volti che si perdono tra le strade del mondo, incontrano nei membri INA qualcuno che li sa accogliere, amare, abbracciare, aiutare.

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