"Don Kingsley non si tocca", la protesta a Palermiti per il trasferimento del parroco (VIDEO)

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L'assemblea in chiesa a Palermiti
  12 luglio 2020 15:34

di PAOLO CRISTOFARO

Fuori dalla porta della chiesa, a Palermiti, uno striscione: "Don Kingsley non si tocca". Arrivati nel centro del borgo, non a caso di domenica mattina, è il primo e limpido segnale di una parte della popolazione in protesta. Il sacerdote Don Kingsley Chigbuogu Nwachukwu, classe '86, originario della Nigeria, sarà trasferito, come viceparroco, in un altro paese, ma i cittadini non ci stanno e scoppia la polemica

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In chiesa, al termine della messa, era fissata una riunione con la parte della comunità in protesta. Ad incontrarli, davanti a noi, un sacerdote inviato dal vescovo dell'Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace, Vincenzo Bertolone. Il prete, Don Stephen, amico oltretutto di padre Kingsley, ha dato la versione ufficiale della Chiesa. "Nessuna lettera al vescovo, nessuna lamentela. Don Kingsley è arrivato dalla Nigeria pochi mesi prima di giungere da voi. Di solito i parroci vengono sempre affiancati ad un sacerdote più anziano in una comunità, ma per esigenze organizzative, lui è stato mandato da voi direttamente, da solo. Ha fatto un ottimo lavoro, ma adesso il vescovo vuole mandarvi un parroco stabile, che rimarrà qui. Don Kinglsey, ora, andrà a fare il viceparroco, come previsto, in una parrocchia dove c'è bisogno", ha spiegato.

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Ma ai fedeli la cosa non va giù. Parlano di dissidi interni, negli ambienti del paese vicini alla chiesa. Parlano di insulti razzisti a Don Kingsley, disprezzato da alcuni perché di colore e perché - dicono - avrebbe realmente provato a cambiare le cose a Palermiti. "Capiamo le dinamiche spiegate dal vescovo" - esclamano in chiesa - "ma Don Kingsley è uno di noi ormai. Si è inserito nella comunità, ha avvicinato alla chiesa gente che non ci veniva da anni. Non capiamo perché debba andare via. Cacciarlo ora, considerati anche gli insulti che ha subito da pochi, significa lasciare vincere quei pochi e lasciar vincere un messaggio di razzismo e di chiusura invece di darla vinta ai sorrisi e all'ottimo esempio dato dal parroco in questi mesi", aggiungono. Al termine del confronto, l'emissario del vescovo ha promesso di riportare a Monsignor Bertolone il punto di vista della comunità parrocchiale. 

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