di GABRIELE RUBINO
"Non sono uno spettatore, sono un protagonista di questa azione politica. Ovviamente mi occupo della mia parte politica, che è un proposta civica aperta a qualunque partito voglia aderire. Ma mi preoccupa 'di meno' la decisione degli altri partiti e delle altre liste". Così Valerio Donato, candidato a sindaco di Catanzaro, al termine di un'iniziativa nel quartiere Siano rispondendo a una domanda sull'indecisione che ancora regna nel centrosinistra e nel centrodestra. Poco prima, aveva motivato il mancato incontro con Boccia a Roma (a differenza di Casalinuovo e Fiorita, andati al Nazareno) con impegni universitari. Su nuove potenziali adesioni alla proposta civica ha precisato: "Le interlocuzioni sono tantissime ma al momento non c'è nulla di strutturato, a parte il gruppo di fuoco che è vicino a me. Ci sono delle novità che stiamo ponderando attraverso delle interlocuzioni costanti".
Nel corso del dibattito si è parlato di città e appunto dei quartieri, in particolare della "valorizzazione del quartiere di Siano che ha molte occasioni di sviluppo e di interesse ma allo stato non sembra ancora capace di implementare questi interessi". Sulla pineta di Siano e del suo possibile 'sviluppo dinamico, non soltanto come un complesso di alberi ma come luogo da vivere sia con lo svolgimento di attività didattiche sia con la sperimentazione di residenzialità temporanea e sia con una convenzione con l'istituto penitenziario per la sua manutenzione". In sala, oltre ai fedelissimi, presenti decine di residenti. Sono intervenuti anche Vito Bordino e l'ex consigliere provinciale Raffaele Rolli.
“Dobbiamo rilanciare il quartiere – ha detto Donato - e per quanto riguarda il suo sconfinato verde possiamo farlo ripristinando la vegetazione tristemente offesa dall'incendio e progettando un parco ancora più fruibile, facilmente raggiungibile ed attrattivo dello splendido, ma poco frequentato, parco botanico preesistente”.
“Il distretto di Catanzaro – ha rilevato Donato nel corso del suo intervento - deve trovare nel centro la propria istituzione, mantenendo la circolarità tra i quartieri attraverso una ricucitura funzionale. Ma per fare questo, deve essere individuata la vocazione principale di ogni quartiere, da valorizzare. Possiamo pensare alla realizzazione di una parco di rigenerazione urbana attraverso i due canali di Roccelletta e di Corace; mentre quartieri come Santa Maria-Corvo-Aranceto, viale Isonzo possono ospitare delle strutture sportive diffuse: questa area non può che essere il modello di sviluppo delle politiche sociali a favore delle persone più disagiate. Gagliano, invece, potrebbe trovare la propria identità sul “food” con una struttura produttiva che si colleghi al resto del distretto, puntando in particolare sull’agricoltura; mentre Mater Domini potrebbe puntare a rafforzare il profilo sanitario. Quanto a Siano, - ha concluso Donato - il quartiere potrà essere fortemente caratterizzato dalla pineta e puntando sulla valorizzazione ambientale potrebbe rappresentare un modello di sperimentazione e anche un luogo di partecipazione sul piano dell’educazione ambientale e di partecipazione delle famiglie”.
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