"Più volte con specifiche interrogazioni e interventi in consiglio comunale abbiamo sollecitato il Sindaco sulla gestione delle partecipate chiedendo quale fosse la visione e come questa Amministrazione volesse valorizzare la loro funzione. Abbiamo, altresì, chiesto formalmente quali attività di controllo e monitoraggio il Sindaco, anche nella sua qualità di delegato alle partecipate, stesse attuando considerato che sono ingenti le risorse finanziarie loro destinate". Si apre così la nota stampa a firma dei consiglieri comunali di Catanzaro Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi.
"Ci siamo preoccupati di chiedere - scrivono - con specifiche interpellanze ed accesso agli atti, se alcuni adempimenti “obbligatori” fossero stati rispettati. Ci si riferiva, in particolare, al rispetto dei termini per la trasmissione dei budget per il 2023 e del piano industriale aggiornato per il triennio 2023-2025 ed all’esercizio dell’obbligatorio controllo, ai sensi del relativo regolamento, esercitato dal Comitato di controllo analogo che è organismo –interno all’amministrazione - deputato al monitoraggio delle attività svolte dalle società/fondazioni partecipate".
"Dalla risposta ricevuta dagli uffici il 3/2/2023 apprendiamo che - riporta la nota stampa - nessuno dei tre organismi partecipati (Politeama, Catanzaro Servizi, Amc) ha trasmesso il budget per l’esercizio 2023; la fondazione Politeama non ha presentato alcun piano industriale e/o business plan nell’arco temporale 2022/2023; che l’ultimo piano industriale presentato sia da AMC che da Catanzaro Servizi è relativo al triennio 2022/2025 e, quindi, non esiste l’aggiornamento del piano per il periodo 2023/2025; nessun report infrannuale, che tale potesse ritenersi, sarebbe stato prodotto".
"A fronte di tale imbarazzante situazione non ci risulta che, finora - aggiungono - il Sindaco abbia assunto opportune iniziative, così come dovrebbe essere, finalizzate a riscrivere il ruolo degli enti nell’ottica delle tante (forse troppe e farlocche) promesse contenute nel suo programma elettorale. Assenza totale di qualsivoglia iniziativa volta a ristabilire il “rispetto delle regole” concetto retoricamente caro al Sindaco Fiorita ma finora non riscontrabile nelle quotidiane attività amministrative".
"Al fine di meglio comprendere l’azione di affiancamento/verifica svolto dall’Ufficio Partecipate e dal Comitato di Controllo analogo avevamo chiesto anche copia dei relativi verbali e qui per tutta risposta - scrivono i consiglieri - contravvenendo alle più elementari regole di trasparenza, ci viene comunicato che …l’Ufficio, ritiene opportuno non utilizzare questo strumento di trasmissione di canali telematici… (cioè in sostanza l’Ufficio ci risponde che non invia i verbali tramite mail !?!? alla faccia dell’innovazione !!!)".
"Il Sindaco nella sua nota di accompagnamento alla risposta degli uffici tiene a precisare - riportano - che …condivide e fa propria integralmente la nota degli Uffici e che ciò conferma il percorso virtuoso seguito dall’Amministrazione Comunale nella trattazione delle pratiche oggetto di interrogazioni/interpellanze. Non sembra meritevole che l’Amministrazione Comunale condivida, incomprensibilmente, tutte le palesi irregolarità e inadempienze dalla stessa nota evidenziate. La sensazione è di un approccio superficiale per affrontare problematiche così importanti lasciando al proprio destino gli enti e, con loro, i dipendenti ivi occupati".
"Le tematiche che all’interno delle partecipate meritano compiuti approfondimenti sono tante e devono essere affrontate in ottica del miglioramento dei conti economici delle stesse e, laddove necessario (come nel caso della Catanzaro servizi), nella rivisitazione del rapporto contrattuale con l’Ente proprietario Comune per il quale già il MEF ha già avuto modo di esprimersi. Il servizio ispettivo del MEF, infatti, in relazione “all’utilizzo” del personale della Catanzaro Servizi da parte del Comune affermava …la situazione oggi determina, quasi totalmente, un’artificiosa e fuorviata condizione in termini di illegittimità ed irregolarità del rapporto contrattuale che si pone in grave contrasto con i basilari principi giuridici che lo debbono sovrintendere. Scrivevano ancora gli ispettori MEF che… il controllo analogo è “del tutto inesistente e non osservante le norme emanate dallo stesso comune".
"Sembra giunto il tempo di affrontare queste problematiche salvo che non si scelga il luogo comune “in passato è sempre stato così…".
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