Donato, Parisi e Veraldi: “Che fine ha fatto la pulizia del verde a Catanzaro?”

La cura del verde a Catanzaro viene praticata?
La risposta è no!
Da nord a sud abbiamo girato la città e la situazione è imbarazzante, oggi più di ieri.
Assurdo che manchino azioni dirette e decise da parte dei Dec, cioè quelle figure incaricate di monitorare l’applicazione dei contratti e, qualora sussistano inadempienze, di procedere con l’erogazione di multe e sanzioni.

Che fine hanno fatto Verdeidea e Sieco, ognuno per le proprie competenze?
Quella che osserviamo è una realtà difficile da digerire.

Ovunque ramaglie, marciapiedi impraticabili, bottiglie di plastica, sacchi di rifiuti, parchi pubblici ridotti a savane, rotatorie soffocate dall’erba alta che risultano estremamente pericolose per gli automobilisti.
Speriamo che gli organi di controllo abbiano diffidato anche Anas e Provincia a provvedere al diserbo delle loro aree di competenza.
Se ciò fosse avvenuto ci auguriamo di avere copia nelle relative commissioni consiliari.
Giardinieri e operai delle società preposte evidentemente saranno impegnati altrove, mentre parole come decoro e rispetto perdono ogni significato davanti a questo degrado. Non sembra necessario sottolineare quanto sia importante la cura  del verde, il quale deve essere valorizzato secondo quanto fanno città come Monaco di Baviera. "Lo spazio verde viene sempre più considerato come antagonista “naturale” del deterioramento dell’ambiente città, ordinato per cinturazioni verdi, diffuso come elemento puntuale, collante tra città vecchia e quella moderna”, come si legge, in un articolo pubblicato da un esperto paesaggista sulla rivista Lineaverde, un periodico mensile specializzato, a proposito di gestione e programmazione del verde.

Auspichiamo che la giunta e gli incaricati sappiamo finalmente lavorare per il bene della collettività e promuovere una adeguata politica di protezione ambientale.

Stefano Veraldi
Valerio Donato
Gianni Parisi
Consiglieri Comunali

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