"La mia candidatura c’è e rimarrà in campo. La mia candidatura non è disposta a diventare una candidatura di parte, può essere appoggiata, condivisa la mia proposta dalla componente di centrosinistra che se unitariamente fatta non sarò certamente io a rompere. Le interlocuzioni che finora ho avuto con delle parti politiche, l’adesione di interi comparti di Catanzaro non consentirebbero di fare una marcia indietro né di colorare politicamente la mia candidatura. La mia proposta è aperta a chiunque voglia sostenerla ma non è disposta a diventare candidatura di una parte". Così Valerio Donato nel corso dell'intervista a La Nuova Calabria rispondendo alla domanda sulla possibile convergenza unitaria prospettata qualche giorno fa dal responsabile degli Enti locali del Pd Francesco Boccia. Dunque Donato rimarrà in ogni caso in campo, anche se i dem dovessero scegliere un altro candidato.
CENTRODESTRA? SE CI FOSSE UN ATTO DI GENEROSITA' PER IL BUON GOVERNO DELLA CITTA'...- Donato ha precisato: "La mia proposta è nata come candidatura civica che significa due profili differenti. Per un verso non ha ricevuto l’investitura di un partito politico, per altro verso il fine unico di questa candidatura è il buon governo della città. Rispetto a questa programmazione questa proposta è disponibile alla adesione di qualunque gruppo o partito politico e quindi come c’era da attendersi questa proposta ha ricevuto l’attenzione del tavolo del centrodestra e riceve l’attenzione da parte del tavolo del centrosinistra". Sull'ipotesi che sia invece il centrodestra a indicare il suo nome, il prof dell'Umg ha detto: "Se ci fosse un atto di generosità del centrodestra dedicato appunto unicamente al buon governo della città, un atto di generosità che prenda atto della possibilità che questa proposta rappresenti la base per il buon governo della città certamente lo accoglierei ben volentieri".
GOVERNO DI SALUTE PUBBLICA- Se la sua proposta di Governo di Salute pubblica fosse assimilabile a un governo di unità nazionale in stile Mario Draghi ha detto: “Non penso di essere così autorevole da esprimere un governo della portata di Draghi. Governo di Salute pubblica significa nel gergo che io impiego che è interamente dedicato al buon governo della città. Capisco bene che i partiti hanno necessità di rappresentare sul piano nazionale la loro vittoria o la loro sconfitta. Il problema è che a mio modo di vedere Catanzaro in passato è stata penalizzata proprio da questo modo di vedere, invece di pensare alle grandi ideologie rimesse ai governi centrali qui si tratta di erogare bene i servizi, di avere strade pulite, di immaginare delle opere che possano determinare lo sviluppo della città. Non mi pare che questo possa essere qualificato né di sinistra e né di destra. L’unica ideologia che abbiamo l’obbligo di adempiere è quella di governare bene la città".
SEI LISTE GIA' PRONTE E ALTRE TRE IN FASE DI ADESIONE- "Siamo intorno a sei liste e ce ne sono altre tre in fase di adesione. Le liste sono strutture secche, ibride, quasi spassionate. Quello che colgo è una grande partecipazione nel cuore del centro della città, sta spirando un vento fresco che avverto per le strade. Anche se non so come si tradurrà in termini elettorali, ma c’è una grande attenzione verso questa proposta civica che spero possa incontrare il consenso di tutti". Così Donato parlando della sua forza elettorale in campo e del consenso che avverte attorno alla sua candidatura.
RAPPORTO CITTA'-UNIVERSITA', RESPONSABILITA' E PROPOSTE- Alla domanda se si sente responsabile del mancato decollo del rapporto Catanzaro-Umg, il prof. ha risposto: "Uno dei pochi che si opponeva ferocemente alla dislocazione dell’università fuori dal centro storico sono stato io. Circa 20 anni fa avevo chiesto al sindaco Abramo che il Galluppi si potesse destinare alla facoltà di Giurisprudenza e che la caserma dei carabinieri vicino al Comune all'Alta specialità. Questo avrebbe rappresentato un cordone economico molto forte per il centro, invece si è scelto di dislocare fuori l'università. Ma in più si è scelto di mettere l'università in luogo che impedisce fisicamente la conurbazione fra i quartieri. Se si fosse scelto ad esempio via Lucrezia della Valle, ciò avrebbe potuto agevolare una conurbazione da Lido fino al Centro". La proposta: "Il centro storico di Catanzaro è abbastanza spopolato. Sarebbe sufficiente mettere delle corse dirette per il campus per indurre sia studenti e sia per ospitare studenti stranieri nel centro. Una proposta che potrebbe portare fino a 2 mila studenti nel centro di Catanzaro da subito. Basta una misura qualunque per agevolare questo. Ormai il campus deve rimanere lì, non condivido proposte di smembrare il campus ma certo si può costruire un rapporto sia fisico e sia culturale con la città". Invece a Germaneto: "Attorno al campus invece si possono fare investimenti sui giovani e sulla ricerca". Donato ha anche spiegato come in astratto, nell'ipotesi in cui il nuovo ospedale sarà costruito a Germaneto, sia contrario al 'trasferimento' del Pugliese ma presumibilmente ci siano ragioni operative che costringeranno a questa soluzione.
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