di ANNA TRAPASSO
"Sieco ci chiede di tapparci la bocca, ci chiede di convenire i modi per "riparare" alla nostra diffamazione, ma noi siamo pronti ad andare in giudizio e in ogni sede, soltanto così finalmente di questa vicenda se ne potrebbe occupare un'autorità terza. La richiesta di Sieco non ci fa paura, vorremmo anzi sapere l'Amministrazione comunale da che parte sta, vorremmo che si esponesse, vorremmo che il sindaco e che il presidente del consiglio prendessero posizioni".
"E' la prima volta che dei consiglieri comunali sino destinatari di un attacco di questo genere per aver espletato il proprio mandato politico. E' così che si vuole ridurre la partecipazione democratica oltre che il nostro ruolo istituzionale"
Lo ha dichiarato Valerio Donato, che ha parlato anche per Gianni Parisi e Stefano Veraldi, in una conferenza stampa convocata ad hoc per informare i cittadini e replicare pubblicamente alle accuse di diffamazione cui li sottopone Sieco.
C'è un altro aspetto che Donato inoltre porta alla luce: Sieco ha notificato presso la pec del consigliere comunale Veraldi, pec non pubblicamente reperibile e, quindi, sorge il dubbio su come abbia avuto accesso a questo dato sensibile.
LA CONFERENZA STAMPA INTEGRALE
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