Una tavola rotonda di alto profilo e interesse, con l’obiettivo di sensibilizzare e ad informare (dal punto di vista legale e scientifico) sul tema della donazione di organi e il testamento biologico. Il tutto a cura del Rotary Club Catanzaro.
E’ quanto accaduto nei giorni scorsi, presso la sede del club service catanzarese, nel corso del “caminetto” da titolo “La gioia di donare” con la partecipazione di relatori altamente qualificati, moderati dal past president del club service, notaio Pasquale Placida.
Nel prendere la parola, il presidente Rotary Club Catanzaro, nella persona della prof.ssa Francesca Ferraro, ha ricordato il coinvolgimento del mondo scolastico, nell’iniziativa, in virtù della presenza di un gruppo di alunni del Liceo scientifico Luigi siciliani, puntando l’attenzione sul valore della donazione sulla presenza in sala di Don Pasquale Pitari che sta portando avanti la causa di santificazione di Nuccia Tolomeo.
A trattare l’aspetto più prettamente legale è stato l’avv. Elena Grimaldi, tra l’altro presidente eletto del club per l’anno 2024-2025, che si è soffermata sui casi che hanno animato, in Italia, il dibattito in seno all’opinione pubblica, tra fronte laico e cattolico, come quello della giovane Eluana Englaro, di cui ha ripercorso la vicenda giudiziaria sino ad arrivare alla legge n. 219/17 in tema "Consenso informato - Bio testamento - DAT -Disposizioni anticipate di trattamento”. Al riguardo, Elena Grimaldi ha sottolineato “lo spirito innovativo del legislatore del 2017, tendente a tutelare, oltre al diritto alla vita e alla salute, anche quello alla dignità e all'autodeterminazione della persona, stabilendo, altresì, che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata”. “Adesso, in virtù di tale legge - - ha aggiunto -, ogni cittadino, maggiorenne e capace di intendere e di volere, anche sano, può esprimere in maniera cosciente la volontà di essere curato o meno quando sarà necessario e non potrà più autodeterminarsi”.
A trattare l’aspetto scientifico, invece, è stata la dott.ssa Elisabetta Macrina che, alla luce della sua lunga esperienza in qualità di medico anestesista rianimatore, ha spiegato in maniera dettagliata gli organi che possono essere oggetto di espianto ed il “perché conviene fare questo dono” dopo la morte ovviamente da parte di soggetti che non hanno avuto malattie condizionanti da questo punto di vista.
Infine, altro tema trattato in maniera scientificamente approfondita, è stato quello del trapianto della cornea da parte di un’autorità medica catanzarese del calibro del dott. Massimo Turtoro, già primario presso l’ospedale Pugliese di Catanzaro. L’intervento del dott Turtoro ha destato particolare interesse tra gli studenti presenti, i quali hanno potuto vedere, attraverso diverse slides, foto di interventi realizzati proprio dal professionista catanzarese, tra i più apprezzati della Calabria. È stato possibile verificare come per alcune patologie che interessano l’occhio non solo sia fondamentale il trapianto, ma anche possibile curarsi in Calabria.
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