"Donna chi sei?", la risposta della biologa Maria Tropeano in sua riflessione

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images "Donna chi sei?", la risposta della biologa Maria Tropeano in sua riflessione

  21 luglio 2025 13:10

Donna, chi sei? Sicuramente la “creatura ”più meravigliosa del creato! “  La biologa, ma anche estrosa artista del colore(diverse opere si possono ammirare anche nella Chiesa di Montauro) ha dato una sua interpretazione. Non soltanto da donna a donna ma da donna a uomo. L’ha definita: “Solo mie riflessioni”  Lo ha fatto in uno scritto che ben volentieri sottoponiamo ai nostri lettori. Maria Tropeano ha raccolto anche materiale storiografico da altre fonti oltre alle proprie.

Inizio a descrivere questa creatura partendo dalla sua forma, dal suo corpo.

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Il corpo femminile ci parla prevalentemente di maternità. Già lo scheletro si distingue da quello maschile, le sporgenze ossee sono meno pronunciate, più addolcite, infatti quelle maschili servono per far ancorare muscoli più forti; il cingolo delle spalle nella donna è più delicato; le ossa del bacino sono un ingegno del creato, un insieme di diametri e di legamenti che si confrontano perfettamente con i diametri del nascituro.

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Il cuore, un cuore forte che sostiene la fatica più grande e più dolorosa: dare alla luce un nuovo uomo.

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Il suo sangue sopporta, più che negli uomini, una eventuale situazione di carenza di ossigeno; trasporta ormoni importanti e ciclici che bombardano con calcolata intensità i suoi organi.

In lei c'è tutto l'amore, l'empatia e la sapienza innata per allevare i figli, fin da piccola abbraccia con tenerezza le sue bambole.

Il neonato cerca e guarda intensamente gli occhi della mamma, da ricerche scientifiche si è visto come questo cercarsi reciproco fa aumentare la nevroglia, il supporto dei neuroni, e nel contempo arricchisce i due cervelli di nuove informazioni e tutto ha origine dal cuore.

Le mammella sono tonde e morbide, atte al nutrimento del piccolo, il latte è il prodotto di alcuni ormoni che ne permettono la formazione dal sangue. Anche l'allattamento ha qualcosa di misterioso, direi, ha la risposta giusta alla domanda del lattante.

Il latte non è come quello artificiale, sempre costante nelle sue concentrazioni, in quello materno all'inizio della poppata è più dolce, poi normale nella concentrazione dei nutrienti  e infine piuttosto grasso in modo che il bambino abbia la sensazione di sazietà e si stacca dal seno.

Questa creatura è degna del massimo rispetto per la sua maestà, perché porta la vita, perché unica, ricca di un universo imperscrutabile  e innanzi tutto perché donna!

Nella seconda parte Maria Tropeano scrive:

Il Signore Dio creò solo con la Sua Parola.

La prima creatura fu la luce, simbolo di bene "LUX FIAT ET LUX FUIT".

Come già non commuoversi e inchinarsi a questa onnipotenza.

Poi con incessante operosità creò tutto, tutto è sempre con una Sua Parola.

Quando il Paradiso Terrestre fu pronto, nella Sua Traboccante Gioia volle creare colui che doveva riceverlo in dono: l'uomo, e allora, non più con una parola, ma con le mani impasto' la polvere del suolo, la modello' a Sua Immagine e Somiglianza (credo per la creatività che appartiene solo al nostro genere) e lo fa sempre per ogni bimbo. Poi lo prese tra le braccia (come non commuoversi) e gli soffio' nelle narici la VITA "forse una donna può dimenticare il frutto delle sue viscere, ma Io ti ho disegnato nel palmo delle Mia Mano".

Adamo ebbe il privilegio di dare un nome ad ogni creatura.

Dio lo osservava e vide che aveva bisogno di un aiuto simile a lui. Lo addormento e nel sonno gli estrasse un osso vicino al cuore, una costola e con essa realizzò il capolavoro dei capolavori: la donna."Tu sei ossa delle mie ossa, carne della mia carne, ti chiamerò EVA e sarai la madre di tutti i viventi"

Nella parte conclusiva si legge:

“Ho già descritto come la donna è stata creata e come il suo corpo racconta la vita, ma c'è ancora molto, che io non posso esaurire gli argomenti dedicati a lei. Lei è uno scrigno di ricchezze di sentimenti.

Nei Vangeli si parla di una donna che da molti anni soffriva di perdite sanguigne, aveva speso un patrimonio per curarsi e aveva vissuto nella vergogna perché questa malattia era considerata impura e contagiosa, quindi era intoccabile. Quando l'emorroissa seppe del passaggio di Gesù, corse per vederLo e per toccare almeno un lembo del Suo Mantello, vi riuscì "donna la tua FEDE ti ha salvata".

Un'altra donna, una cananea, una pagana, pur sapendo dell'inimicizia dei cananei verso gli abitanti della Giudea dove abitava Gesù, si liberò da tutte le remore perché sua figlia stava male, osò chiederne la guarigione a Gesù. Il Signore la mise alla prova:"Non è bene prendere il pane dalla bocca dei figli per gettarlo ai cagnolini", ma lei insistette chiedendo molto meno:"anche i cagnolini si cibano delle briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni", Gesù rispose:"Donna davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri". L'UMILTÀ.

Gesù entrò in una casa ospite con i suoi, avevano camminato nella polvere delle vie. Maddalena, una peccatrice, corse per trovare Gesù,  si inginocchiò ai Suoi Piedi e pentita per i suoi numerosi peccati pianse tutte le sue lacrime tanto da lavarli i piedi, poi con i suoi lunghi capelli asciugò i piede di Gesù, "i soli che bagnano e i fiumi che asciugano" descrisse così il poeta Giuseppe Artale. Gesù le disse:"sono perdonati tutti i tuoi peccati perché hai molto AMATO", da allora la Maddalena segui' Gesù sempre.

La Madonna, la benedetta fra le donne, con materno sguardo vide che gli sposi di Cana non avevano più vino e, pur non avendo ancora visto nessun miracolo di Gesù, si rivolse a Lui, sapeva in cuor suo che l'avrebbe ascoltata e così si ebbe il primo miracolo del Signore.

Non intendo sminuire il valore dell'uomo, è per lui che è stata creata la donna ed è alle sue cure e protezione che è stata affidata.

Concludo questo mio scritto ribadendo che sono solo delle mie riflessioni.”

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