Sono due le indagini aperte per il caso della donna di Soverato, 61enne, che tramite il suo legale Giampiero Mellea e sua figlia, nei giorni scorsi aveva raccontato il mese da incubo nell'ospedale di Lamezia Terme.
La signora è deceduta sabato scorso nell'ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro ma la denuncia dei suoi familiari era già avvenuta nelle settimane precedenti, quando il legale aveva messo nero su bianco quanto accaduto nell'ospedale Giovanni Paolo II.
(LEGGI QUI Morta donna di Soverato dopo un "ricovero da incubo a Lamezia". La Procura indaga su quanto denunciò la figlia)
Ecco perché le indagini si spacchettano in due: guidate al pubblico ministero Emanuela Costa a Lamezia Terme per le lesioni frutto della prima denuncia; condotte dal pm Graziella Viscomi a Catanzaro in relazione alla morte e all'esame autoptico.
Al momento il procedimento sulla morte della 61enne è stato aperto contro ignoti.
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