di STEFANIA PAPALEO
Un litigio scoppiato per futili motivi. Antichi rancori culminati in un'aggressione avvenuta anche con l'uso di un coltello da cucina preso da un cassetto dell'abitazione di via Masciari dove i sanitari del 118 sono intervenuti per soccorrere una donna con ferite profonde da arma da taglio. Ed è stata lei, una volta giunta al Pronto soccorso di Catanzaro, a fornire una versione dei fatti che chiamerebbe in causa l'ex compagno che l'avrebbe prima minacciata e poi colpita mentre la figlia piccola stava dormendo nella stanzetta accanto.
Di contro, tuttavia, ci sono le dichiarazioni dell'uomo, a sua volta giunto in ospedale con segni di percosse e morsi. Da qui la decisione dei poliziotti della Squadra Mobile di Catanzaro di mettere a confronto le due versioni, al fine di fare chiarezza su molti punti oscuri della vicenda.
Rispetto all'episodio che si è verificato la scorsa settimana e che ha registrato un primo intervento da parte di una Volante della Polizia, l'uomo ha nominato un difensore di fiducia in attesa delle conclusioni investigative della polizia, che spedirà poi tutto in Procura, dove il magistrato titolare del relativo fascicolo non ha ritenuto opportuno chiedere alcuna misura prima di una verifica approfondita dei fatti.
Oggi, invece, l'uomo è stato portato in carcere dai carabinieri per un aggravamento di misura relativo a presunti reati commessi in passato e non collegati alla presunta aggressione denunciata dalla sua ex compagna.
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