Dopo il rinvio delle Regionali, de Magistris: "Perplesso" e Irto: "La Calabria ha bisogno di votare al più presto"

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  04 marzo 2021 21:05

"Esprimo forti perplessità sul rinvio all'autunno" delle elezioni regionali in Calabria. Così Luigi de Magistris, candidato alla presidenza sostenuto da numerose liste civiche commenta, con un video su Facebook il rinvio delle elezioni deciso dal Consiglio dei ministri.

"Condivido il rinvio dall'11 aprile. I dati pandemici, la terza ondata, lasciano prefigurare il rischio forte di una campagna elettorale, ma non comprendo sinceramente perché non rinviarle alla seconda metà di giugno quando anche l'esperienza dell'anno scorso dimostra che la pandemia subisce un crollo, poi ci sono le restrizioni che allenteranno il contagio, il piano vaccinale che si presume a giugno sia entrato nel vivo e poi il decreto legge consente, nei 60 giorni prima della conversione, di verificare l'andamento pandemico. E' molto grave il rinvio all'autunno perché si lascia una regione strategica per il nostro Mezzogiorno, del nostro Paese senza un presidente eletto dal popolo, con un vice presidente nominato che non ha la legittimazione per governare. E per sei mesi accadrà questo. Quindi grande vigilanza popolare democratica e anche noi lo faremo perché non si utilizzino questi mesi per fare cose che un vice presidente non eletto non è in condizione di poter fare. Sarà un tempo che si perde per il recovery, per affrontare il dramma sanitario, la pandemia sociale, la pandemia economica e quella del lavoro. Forse hanno dovuto rinviare in autunno altrimenti non avrebbero potuto giustificare il rinvio delle amministrative da giugno a settembre. È un discorso un po' diverso perché per i sindaci c'è la proroga, sono sindaci già eletti dal popolo. Per le regionali davvero non si comprende il rinvio da aprile fino a settembre". "Ho l'impressione - conclude de Magistris - che ci sia la pandemia sanitaria ma ci siano anche della manine politiche di chi ha paura delle elezioni. In Calabria il vento del cambiamento, la ribellione di un sud civico che si vuole riappropriare della buona politica porterà comunque alla vittoria. Non è che se rimandate potrete recuperare, avete già perso. La vittoria è vicina".

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"Prendo atto del rinvio delle elezioni regionali al prossimo autunno. Le decisioni del governo, dettate dall'emergenza Covid, vanno rispettate. Ma questa non è una buona notizia per la Calabria che ha bisogno di votare al più presto per restituire ai cittadini una giunta regionale legittimata democraticamente". Lo afferma Nicola Irto, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Calabria, appreso del decreto del governo nazionale che ha spostato il ritorno alle urne a una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre prossimi.

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"Moltiplicheremo l'impegno e gli sforzi nei prossimi mesi sul piano politico e istituzionale - aggiunge Irto - perché i cittadini calabresi hanno bisogno di punti di riferimento veri in un momento decisivo per il futuro, nel quale bisognerà vigilare sull'operato di chi sta mal governando la regione e occorrerà soprattutto elaborare, come già stiamo facendo, proposte concrete sui temi della sanità, del Recovery plan, delle aspettative degli enti locali, della crisi delle imprese, delle difficoltà delle famiglie e dei giovani, delle persone fragili, per quel 'diritto al futuro' che la nostra Calabria non può più attendere oltre. La pandemia, la crisi economica e sociale che vivono anche i calabresi, richiedono scelte politiche forti e condivise con i territori e le comunità, gli enti, le organizzazioni". "Nel frattempo - prosegue l'esponente del Partito democratico - aumentano i danni prodotti dall'attuale esecutivo regionale. Questa giunta non riesce ad affrontare la straordinaria emergenza sociale ed economica della Calabria ed è impegnata solo a fare campagna elettorale".

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