"Dopo l'Apocalisse" tra le pagine di Cardini e Nencini l'"Ipotesi di una rinascita"

Share on Facebook
Share on Twitter
Share on whatsapp
images "Dopo l'Apocalisse" tra le pagine di Cardini e Nencini l'"Ipotesi di una rinascita"
Nencini e Vono
  18 luglio 2020 12:02

di NICOLO' VITO GALLELLO 

Presentato a Soverato il libro scritto, a quattro mani, dallo storico e saggista, professor Franco Cardini e dall’ On. senatore Riccardo Nencini - "Dopo l'Apocalisse. Ipotesi di una rinascita"- edito da la Vela. Nel corso della presentazione il presidente Nencini ha dialogato con l’On. senatrice Silvia Vono, intervenuta per l'occasione. 

Banner

Banner

Il titolo del libro nasce come provocazione a ripartire, "dopo l'apocalisse delle certezze", con la consapevolezza che qualcosa di importante nella società è, comunque, mutato.

Banner

La tematica affrontata riguarda il periodo del post lockdown; si analizzano, con piglio scientifico, gli scenari storico-sociali mutati dalla presenza del Covid-19. La presenza storica della pandemia ha messo in evidenza, inevitabilmente, i limiti di una società sempre più progressista che rende gli uomini sempre più liberi ma decisamente più soli.

Il libro nasce dalla riflessione sull’impossibilità di cambiare il carattere di una persona in poco più di 60 giorni, il periodo, appunto, di lockdown. Per gli autori, dunque, la storia sarebbe maestra di vita se tutti rinunciassero a far prevalere i propri sentimenti e le proprie passioni rispetto all’esperienza vissuta da altri.

Le grandi crisi generano sempre delle discontinuità, che possono andare in una doppia direzione, provocando esperienze positive o negative. Secondo Nencini e Cardini, per indirizzare tale prospetto, peró, verso delle forze costruttive, diviene necessaria la presenza di grandi leader che assumano responsabilità.

In tale momento storico diviene necessario il ricorso all'unità, quale momento indispensabile per affrontare il problema.

Il libro vuole indagare cosa ci sia dietro l’azione che sta compiendo l’Europa: si tratta di un disegno politico per rendere l’Europa stessa più coesa oppure è lo stato di necessità dettato dalla paura che obbliga a muoversi? Gli autori sembra propendano per la seconda via; il timore di fondo aprirebbe alla possibilità che i Paesi più influenti, cessato lo stato di crisi, tornino sulle posizioni assunte inizialmente, che li vedono centrati su un approccio prettamente soggettivo, piuttosto che complessivo ed unitario.

Le pandemie, oggi, allargano la forbice sociale: colpiscono tutti, certamente, ma non tutti subiscono gli stessi effetti. Ecco perché sorge spontanea la domanda su quando e come riuscirà, eventualmente, l’Italia ad uscire da questa crisi.

Secondo gli autori ci riuscirà, ma solo ed esclusivamente strutturando un disegno lungo e ben articolato di rinascita, che permetta al Paese di ridurre la forbice sociale delle disuguaglianze sin qui creata.

 

Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner
Banner