di FRANCESCA FROIO
La pandemia mondiale ancora in corso non distoglie i professionisti sanitari, impegnati da un anno in questa importante battaglia, dalle altre numerose problematiche che, seppur silenti, continuano ad esistere.
“Dormi bene, non dormirci su”, questo il nome dell’ importante iniziativa promossa dalla Società Italiana di Pneumologia Sezione Calabria, in occasione dell’odierna Giornata Mondiale del Sonno.
Oggi, infatti, SIP Calabria offre a tutti coloro che sospettano di avere un disturbo del sonno la possibilità di una consulenza gratuita, e lo fa mettendo a disposizione un team multidisciplinare. Per poterne usufruire basta prenotare un consulto inviando una email al seguente indirizzo: sipcalabria@gmail.com.
A parlarne a La Nuova Calabria la dottoressa Lucia Muraca, medico di medicina generale e membro del direttivo scientifico della sezione regionale della Società Italiana di Pneumologia.
“Russi spesso? Ti svegli di continuo durante la notte? Di giorno ti senti sempre stanco e debole e hai difficoltà di concentrazione? Se hai riposto sì ad almeno una di queste domande- raccomanda la professionista- allora non perdere la speciale iniziativa”.
“Russare, ad esempio, non è sinonimo di dormire bene e può assumere una forma patologica se, mentre si dorme, l’ostruzione del flusso aereo causa apnee del sonno, ossia arresti respiratori. Una malattia non soltanto individuale, ma anche sociale se si considera che le statistiche ci dicono che il 22% degli incidenti su strada sono da ricondurre alla sonnolenza da apnee del sonno e che chi soffre di OSAS ha il 2,5% di probabilità in più di subire infortuni sul lavoro”.
“I disturbi del sonno contemplano molte alterazioni, tra cui la sindrome delle apnee durante il sonno, comunemente denominata “OSAS”. Per quanto generalmente ancora poco conosciuta, è una patologia gravata da un peso epidemiologico imponente e da una mortalità elevata. Queste caratteristiche, unite allo sviluppo quasi costante, nella storia naturale dell’OSAS, di comorbilità cardiovascolari spesso invalidanti, fanno di questa malattia un vero e proprio ALERT SOCIALE .”
“E’ una patologia molto diffusa- spiega la Dottoressa attraverso lo speciale de La Nuova Calabria- quasi 6 milioni sul territorio italiano, ma il dato più allarmante è che l’80% non sanno di esserne affetti”.
“L’OSAS può essere, dunque, definita “Un’epidemia sommersa”, proprio perché gran parte della popolazione che ne è affetta non sa di soffrirne”.
“La mancata diagnosi e il conseguente mancato trattamento di questa condizione determinano un aumento della morbilità e della mortalità della popolazione che ne è colpita, un aumento dei costi sanitari e una perdita di produttività legata alle giornate di assenza dal lavoro, nonché un maggiore rischio di incidenti stradali e infortuni sul lavoro. La mancata diagnosi rappresenta attualmente il vero costo della malattia. Troppo spesso i disturbi del sonno vengono trattati con leggerezza, come banali problemi di benessere la cui soluzione può essere tranquillamente differita e non come questioni di salute pubblica. Informazione, prevenzione e diagnosi precoce- conclude la professionista- rappresentano ad oggi armi vincenti.
L’approfondimento completo nel servizio video.
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