Dpcm. Dalle 18 locali solo con consumo al tavolo. Stop alle sagre, 'no' alla chiusura di palestre e parrucchieri. Conte stasera in tv

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images Dpcm. Dalle 18 locali solo con consumo al tavolo. Stop alle sagre, 'no' alla chiusura di palestre e parrucchieri. Conte stasera in tv

Finito il vertice fra Governo e Regioni. Stavolta dovrebbe essere indicato l'orario di riapertura (non prima delle 5). Resta il nodo scuola

  18 ottobre 2020 15:29

E' terminato il vertice Governo-Regioni per definire le misure che entreranno nel prossimo Dpcm. Il provvedimento dovrebbe essere illustrato stasera dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in televisione. Dopo il vertice sembra restino escluse dalle chiusure le palestre, così come parrucchieri e centri estetici. Sull'orario di chiusura dei ristoranti resta ancora margine: dovrebbe rimanere mezzanotte come nel Dpcm del 13 ottobre. Per le attività della movida (bar e locali) sarà specificato tuttavia l'orario di apertura (evitando così 'zone grigie' come quella segnalata da La Nuova Calabria che ha avuto un risalto nazionale LEGGI QUI l'esercente che riapriva dopo quindici minuti dalla mezzanotte). Il Dpcm dovrebbe prevedere tuttavia la possibilità di inasprimento delle misure su zone mirate, ossia particolarmente interessate dai contagi. L'altra precisazione è che dopo le 18 potranno rimanere aperti (fino alle 24) solo i locali che servono al tavolo. Si va invece verso lo stop a sagre e fiere (a meno che non abbiano carattere nazionale o internazionale).

LA POSIZIONE DELLE REGIONI- "Per quanto riguarda il trasporto pubblico locale - ha detto il presidente dell'Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini - a fronte di un lavoro molto positivo fatto negli ultimi due mesi, col potenziamento delle linee e delle corse, si tratta di riorganizzare laddove possibile i tempi dei servizi e delle città per alleggerire i numeri in alcuni orari di punta. Per questo abbiamo proposto al governo di estendere ovunque possibile il ricorso allo smart working, fino al 70%, a partire dalla pubblica amministrazione per i lavoratori non impegnati nella gestione delle emergenze. Così come riteniamo possibile e necessario, proprio per salvaguardare la scuola in presenza (soprattutto per le scuole d'infanzia, elementari e medie), incidere maggiormente sugli scaglioni di ingresso e uscita dalle scuole. Su questo punto specifico, come sulla possibilità di rafforzare negli istituti superiori (soprattutto per le ultime tre classi) la didattica integrata già sperimentata in questo mese, abbiamo chiesto al Governo un'indicazione puntuale nel dpcm. Questo perché non rientra nelle prerogative né dei sindaci né delle regioni organizzare i tempi e le modalità organizzative delle autonomie scolastiche".

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"DALLE 18 CONSUMO SOLO AL TAVOLO FINO ALLE 24"- "Per quanto riguarda bar e ristorazione - ha detto Bonaccini - andrebbe confermata l'attuale previsione per la chiusura delle attività alle ore 24.00, specificando che la successiva apertura non può avvenire prima delle ore 5.00. Riteniamo si possa invece valutare una misura che consenta dopo le ore 18 il solo consumo al tavolo per contenere le situazioni di assembramento legate alle movida. Va inoltre realizzata - ha aggiunto - un'azione contestuale di contenimento gli assembramenti nei luoghi pubblici rafforzando fortemente i controlli, che non possono però essere affidati alla sola polizia locale. Sotto questo profilo può esser valutata anche una misura di sospensione per sagre, feste e fiere di paese".  "Altri aspetti sanitari riguardano l'opportunità di concedere ai farmacisti la possibilità di poter effettuare tamponi e screening e test salivari e prevedere- ha concluso Bonaccini - una maggiore flessibilità per il reclutamento del personale da impiegare nelle strutture ospedaliere e nei servizi territoriali. Infine - conclude il Presidente della Conferenza delle Regioni - abbiamo ribadito al Governo l'esigenza di un impegno per fare in modo che tutte le attività economiche e produttive interessate da eventuali limitazioni, possano fruire di un ristoro economico. Su questo abbiamo avuto garanzia di avere tempestivamente un confronto specifico con i ministeri dell'economia e dello sviluppo economico".

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IL NODO SCUOLA FRA DAD E INGRESSI SCAGLIONATI- La richiesta delle Regioni al governo nell'incontro di stamane, a quanto si apprende, è che se si decide di potenziare la didattica a distanza (Dad) piuttosto che differenziare gli ingressi a scuola, anche su più turni, sia indicato in una norma nel prossimo Dpcm. Il ministro Boccia, sempre secondo quanto si è appreso, ha invitato i ministri Azzolina, De Micheli e Manfredi a tradurre in norme le richieste di Regioni ed Enti locali.

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