Il Consiglio dei ministri previsto per stasera dovrebbe definire ancora meglio le misure che entreranno in vigore a partire da venerdì 4 dicembre e che accompagneranno le festività natalizie. La linea del governo sembra essere quella della prudenza per evitare una terza ondata, proprio nei giorni in cui si sta consolidando la discesa della curva della seconda. Resterà il coprifuoco, niente sci e limitazioni negli spostamenti fra regioni, sicuramente dopo il 20 dicembre. Il ministro Speranza ha difeso nella presentazione delle linee guida del Piano Vaccini, il sistema dei colori. Per questa ragione sarà mantenuto il differenziale di rischio a seconda delle zone almeno per un'altra settimana in attesa delle verifica dei numeri che coincide con la giornata di venerdì. Nel Consiglio dei ministri di stasera sarà adottato il decreto che farà da cornice legislativa al nuovo Dpcm che Conte firmerà nella giornata di domani.
Le principali misure del Dpcm di Natale dovrebbero essere le seguenti:
COPRIFUOCO- Resta il divieto di circolazione dopo le 22 e fino alle 5 del mattino successivo se non per motivi di necessità, lavoro o salute. Il limite varrà anche per Natale, Santo Stefano e a Capodanno. Per questo motivo le messe della vigilia dovranno essere anticipate per permettere ai fedeli di ritornare a casa allo scoccare del coprifuoco.
DIVIETO DI MOBILITA' TRA REGIONI - Dal 21 dicembre non ci si potrà più spostare neppure tra regioni gialle. Saranno permesse deroghe per ritornare ai luoghi di residenza e/o di domicilio, inoltre forse per ricongiungimenti familiari specie nel caso di anziani soli da raggiungere. Restano le eccezioni per motivi di necessità, lavoro o salute. L'ampiezza delle deroghe è in discussione in queste ore nel governo. Un nodo da sciogliere è quello delle seconde case, se permettere di andarci o meno. Il divieto di mobilità fra comuni della stessa regione (anche se in zona gialla) potrebbe scattare nelle giornate del 25 e 26 dicembre e del 1 gennaio.
QUARANTENA PER CHI TORNA DALL'ESTERO - La misura, che dovrebbe essere valida dal 20 dicembre, è pensata soprattutto per chi intenda andare a sciare in Svizzera - che ha tenuto le piste aperte - o in Paesi dell'Unione europea, come Slovenia e Austria, con quest'ultimo paese che ha annunciato di aprire le piste solo ai residenti. RISTORANTI APERTI A PRANZO NEI GIORNI FESTIVITA'- Si potrà pranzare al ristorante il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l'Epifania. La sera invece resteranno chiusi visto in vigore il coprifuoco. -APERTURA NEGOZI E OUTLET - I negozi dovrebbero restare aperti nei giorni delle festività per lo shopping fino alle 21, per permettere di 'spalmare' la clientela lungo un arco di tempo più ampio possibile e ridurre il rischio di assembramenti. I centri commerciali saranno aperti nei fine settimana fino al 20 dicembre, ma chiusi nelle festività natalizie. -CHIUSI IMPIANTI SCI MA APERTI HOTEL MONTAGNA - E' uno dei punti fermi a poche ore dalla definizione del Dpcm: gli impianti di risalita restano chiusi per il rischio assembramenti. Aperti invece gli alberghi di montagna dove sarà possibile fare il cenone ma in camera. -CROCIERE VIETATE - Fino a qualche giorno fa sembravano una delle poche isole (galleggianti) felici, pur con strettissime misure di sicurezza. Invece il governo ha deciso di proibire i viaggi sugli hotel del mare. RIDUZIONE DAD A DICEMBRE - E' un'ipotesi che avrebbe avanzato il premier Giuseppe Conte per "dare un segnale": Diminuire la percentuale di studenti che fanno lezione a distanza. La scuola nel suo complesso dovrebbe comunque riaprire dopo la Befana. La Ue ha indicato come misura cuscinetto di allungare le vacanze di Natale e dunque posticipare il rientro in aula.
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